Incominciano a vedersi più spesso sulle tavole italiane i germogli freschi di bambù, è quindi utile conoscere anche le proprietà nutrizionali del bambù gigante
In Cina , una superficie pari ad un quarto dell’ Italia, 7 milioni di ettari, è coltivata a bambù di cui la popolazione si ciba da millenni.
Ricerche su caratteristiche nutrizionali bambù gigante
Logico quindi che più di un settore delle ricerche scientifiche si dedichi allo studio e miglioramento di questo vegetale di cui se ne producono, in Cina, 260.000 tonnellate/anno.
In particolare il gruppo del Prof. Yulin Wang dell’ Università di Chongqing , ha pubblicato recentemente le loro ricerche sui valori nutrizionali di una trentina di specie di bambù gigante (Journal of Functional Foods 2020) come riportato nella tabella seguente:


Mercato italiano germogli bambù gigante
I germogli freschi di bambù della specie Phyllostachys edulis, la più coltivata in Italia (2.000 ettari) sono molto ricchi di vitamine e sali minerali: in confronto ad es. ai carciofi, hanno 376 mg di potassio e zero di magnesio contro 2676 mg di potassio e 73 mg di magnesio per il bambù gigante.
I germogli di bambù contengono fitosteroli e un’elevata quantità di fibre che possono essere qualificati come “nutraceutici” o “medicinali naturali”.
I fitosteroli hanno un’attività ipocolesterolemizzante (Brufau e altri 2008). I germogli di bambù sono una buona fonte di fibra commestibile (da 6 a 8 g / 100 g di peso fresco), che aiuta la funzionalità dell’apparato gastroenterico.
Molti cibi , persino il pesto alla genovese industriale, contengono fibre di bambù gigante vedi:

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