Terreni cercasi per agrivoltaico

Agrivoltaico è un approccio innovativo che unisce l’agricoltura e la produzione di energia fotovoltaica in modo sinergico, consentendo un uso più efficiente dei terreni e una maggiore produttività agricola.

Il target del Fondo d’investimento con cui collaboriamo è finalizzato alla ricerca di terreni agricoli idonei all’agrivoltaico in particolare nel Centro e Nord Italia (escluso Emila Romagna ed Umbria) !

Che cos’è l’agrivoltaico?

L’agrivoltaico è un progetto evoluto del fotovoltaico !

Mentre prima si occupava il suolo con pannelli solari fotovoltaici, ora gli stessi sono installati alcuni metri sopra i campi agricoli, creando una simbiosi tra la produzione di energia rinnovabile e l’attività agricola.

Questa combinazione strategica sfrutta in modo efficiente lo spazio disponibile, consentendo ai coltivatori di ottenere benefici sia dalla produzione di derrate alimentari o pratiche di allevamento, che dalla generazione di energia pulita.

schema Università di Tallin

Vantaggi ambientali dell’agrivoltaico

L’adozione dell’agrivoltaico offre numerosi vantaggi ambientali, tra cui:

1 Riduzione dell’impronta di carbonio

L’uso di energia solare riduce la dipendenza dalle fonti fossili, contribuendo a ridurre le emissioni di gas a effetto serra. Ciò aiuta a mitigare il cambiamento climatico e a preservare l’ambiente per le generazioni future.

2 Conservazione del suolo

I pannelli solari forniscono ombra , aiutando a ridurre l’erosione del suolo e la perdita di nutrienti. Ciò contribuisce a mantenere la fertilità e umidità del terreno per una migliore produzione agricola.

3 Risparmio idrico

La presenza dei pannelli solari riduce l’evaporazione dell’acqua dal suolo, particolarmente utile nelle regioni aride o in periodi siccitosi.

4. Riduzione costi assicurativi.

I pannelli solari forniscono protezione contro gli agenti atmosferici proteggendo le colture sottostanti e riducendo , in alcuni casi, i costi assicurativi.

5. Produrre energia elettrica dal sole ha un enorme valore strategico e sociale contribuendo a produrre in Italia l’energia necessaria e quindi a non importare gas e petrolio dall’estero . Questo processo può portare in un ragionevole spazio di tempo ad auto produrre il nostro il fabbisogno energetico necessario come già avviene in altre nazioni come la Danimarca che pur essendo più a Nord rispetto all’Italia, produce il 100% dell’energia necessaria al Paese, da fonti rinnovabili quali il sole, il vento, le maree.

Ricerca ed acquisizione dei terreni

Il Fondo d’investimento con cui lavoriamo, ricerca terreni agricoli, prevalentemente in Centro e Nord Italia, con superfici minime di 6 ettari a 200 ettari, in acquisto o con cessione trentennale del diritto di superficie.

2023 cosa cambia ?

La guerra in Ucraina, la crisi energetica, il nuovo Governo, hanno cambiato le regole e velocizzato gli iter burocratici.

In particolare le tempistiche per le autorizzazioni si sono ridotte da 2-3 anni a pochi mesi.

I tempi di pagamento sono anch’essi ridotti dato che il Fondo con cui operiamo utilizza soldi propri e non si deve fare ricorso a bandi o PNRR.

Oppure scrivimi su somaschini@agrinews.blog

NOTA per i followers digitali: pubblico questo post come gli altri su Linkedin: quanto tempo ho passato a visionare profili e mandare invito: un brutto ricordo !

Ora c’è Waalaxy fa tutto per te in automatico: ricerca , manda inviti, mails , solleciti di contatto: usa il link sulla parola in grassetto per avere le migliori condizioni contrattuali .

Il vino parla ma i vignaioli sono sordi

Senza detrarre alcunchè alla figura e ruolo fondamentale dell’enologo nell’azienda vitivinicola, in un mondo in forte evoluzione verso forme sempre più complesse di comunicazione e marketing, assistito dall’intelligenza artificiale, questa focalizzazione dei viticoltori sul tema qualità porta ad un approccio carente ed un atteggiamento a volte saccente.

Risultati ricerca di marketing

Un importante azienda mi ha commissionato la raccolta e lo studio delle reazioni dei responsabili e dirigenti di aziende vinicole , dalle più blasonate alle più modeste, alla proposta , tramite tecnologia NFC, di far parlare le etichette dei loro vini.

Sono state inviate 2000 mails e fatto un centinaio di interviste di persona, da cui è emerso che solo due piccole aziende vinicole erano interessate ad approfondire la conoscenza di questa innovativa tecnologia, le altre non hanno dato nessun tipo di reazione.

Profondamente stupito , mi sono confrontato con alcuni luminari autori anche di trattati sui vini e viticoltura in generale, mi hanno confermato quanto riportato nel sotto titolo in testa: le cantine oltre alla qualità del vino, per altro basilare, poco si curano di altri aspetti forti anche di questo momento di crescita delle vendite, ma non è detto che duri in eterno.

Un esempio di vino “parlante”

Oggi da prove fatte con una tipografia leader del settore, è possibile inserire un micro-chip nell’etichetta ed il cliente senza app ma solo avvicinando lo smartphone può sentire e/o vedere, tramite una hostess o un avatar, quanto sia superlativo e unico quel vino: con una manciata di centesimi , per etichetta, quel viticoltore ha triplicato le probabilità di vendita di quel vino !

Questa potrebbe essere una voce del tuo vino… al tuo cliente

Guadagni e geolocalizzazione

La geolocalizzazione un risorsa preziosa per accrescere i vostri guadagni

Quella ragazza sta leggendo, con la tecnologia NFC, la storia e le caratteristiche di quel vino, noi stiamo rilevando la sua localizzazione: fantascienza ? no, realtà per i viticoltori innovativi !

Con piccoli micro-chip nascosti nelle etichette di vini, liquori, olio, tartufi ed altri prodotti agricoli possiamo conoscere non solo dove i prodotti sono finiti dopo l’acquisto ma nel contempo, fornire ai clienti, innumerevoli informazioni aggiornabili .

Cos’è la geolocalizzazione

Per geolocalizzazione s’intende l’analisi dei dati riguardanti i luoghi in cui i prodotti vengono portati dopo l’acquisto per stoccaggio e consumo.

Questo tipo di informazione è estremamente prezioso per impostare operazioni di marketing mirate e per comprendere meglio i comportamenti dei consumatori. Utilizzando tecniche di analisi dei dati, è possibile tracciare la posizione geografica dei vostri prodotti dopo il loro acquisto.

Quali sono i vantaggi con NFC

  1. Personalizzazione delle offerte: utilizzando i dati di geolocalizzazione, puoi individuare i clienti in specifiche aree geografiche e creare offerte personalizzate in base alle loro preferenze e necessità. Ad esempio, se notate che un determinato gruppo di clienti nella regione X preferisce vini rossi di alta qualità, potete inviare loro offerte promozionali mirate per i vini rossi selezionati.
  2. Targeting delle campagne pubblicitarie: Analizzando i dati sulla geolocalizzazione, potete identificare le aree geografiche in cui il vostro prodotto ha avuto maggiore successo. Utilizzando queste informazioni, puoi concentrare le vostre campagne pubblicitarie in quei luoghi, ottimizzando l’efficacia delle tue iniziative di marketing. Ad esempio, potete investire in pubblicità mirata su piattaforme digitali o su mezzi di comunicazione locali specifici per raggiungere il pubblico di quelle regioni.
  3. Espansione in nuovi mercati: I dati di geolocalizzazione possono rivelare opportunità di mercato in nuove aree geografiche. Potete individuare regioni in cui c’è una domanda crescente per i vostri prodotti e sviluppare strategie di marketing per penetrare in quei mercati. Ad esempio, se notate un aumento delle ricerche online per esempio vino o tartufi nella zona Y, potete esplorare l’espansione delle vostre attività in quella regione e promuovere i vostri vini o tartufi in modo specifico per quel mercato.
  4. Collaborazioni con partner locali: L’analisi dei dati sulla geolocalizzazione può aiutarvi a identificare potenziali partner locali nelle aree in cui i vostri prodotti sono richiesti. Queste collaborazioni possono consentire di ampliare la vostra distribuzione e raggiungere nuovi clienti. Ad esempio, se notate un aumento della domanda di olio d’oliva nella regione Z, potete stabilire una partnership con un negozio specializzato in quella zona per promuovere e vendere di più i vostri prodotti.
  5. Ottimizzazione delle rotte di distribuzione: L’analisi dei dati sulla geolocalizzazione può fornire informazioni preziose sulla logistica e sulle rotte di distribuzione ottimali. Potete identificare i percorsi più efficienti per consegnare i vostri prodotti ai punti vendita o ai clienti finali. Ciò può contribuire a ridurre i costi di trasporto ed a migliorare i tempi di consegna, fornendo un vantaggio competitivo. Ad esempio, analizzando i dati sulla geolocalizzazione, potete scoprire che esiste una forte domanda di vino nella regione W e, di conseguenza, ottimizzare le rotte di distribuzione per soddisfare meglio quella richiesta in quella zona.

La scelta intelligente: tecnologia NFC

In un mio precedente post “l’etichetta parlante” ho descritto come possiamo nascondere in qualsiasi tipo di stampato, cartolina o etichetta un microchip che si attiva avvicinando uno smartphone con tecnologia NFC : in questo articolo voglio sottolineare due cose :

1.0 la possibilità di sfruttare la geolocalizzazione del punto ove il cliente ha avvicinato lo smartphone allo stampato e conoscere la posizione del cliente.

2.0 la bidirezionalità di questa tecnologia : da un lato il cliente riceve le informazioni sul prodotto e sull’azienda aggiornabili anche dopo la vendita prodotto , dall’altra l’azienda riceve i dati di geolocalizzazione.

Sono dati importantissimi in mano ad uno esperto di marketing per indirizzare e/o rafforzare i suoi successivi interventi atti a massimizzare i ritorni economici (guadagni) dagli investimenti fatti da quella azienda, che si sarà dotata della tecnologia NFC per promuovere i suoi prodotti.

Esempio etichetta parlante

Immagina: il cliente è in una enoteca, prende in mano il tuo vino, avvicina lo smartphone e il vino gli parla così (oppure parte un videoo) :

Per qualsiasi chiarimento o su come utilizzare questa tecnologia, contattami

ESA e agricoltura

Incontro con ESA per uso dati satellitari

Durante la mia visita alla fiera ” We Make Future” a Rimini dedicata a Tech – Digital – AI – Social Innovation ho avuto modo d’incontrare la D.ssa Sabrina Ricci AI Ecosystem Manager dell’ESA l‘Agenzia Spaziale Europea , un’occasione speciale, per approfondire l’uso dei dati satellitari in agricoltura.

La D.ssa Sabrina Ricci è il “trait-d’union” tra ASI ( Agenzia Spaziale Italiana ) ed ESA per connettere, stimolare e federare insieme la più estesa comunità italiana e possibilmente quella più ampia dell’IA. Il suo quotidiano impegno è quello di raggiungere gli obiettivi di ASI ed ESA per promuovere l’uso dell’EO con le nuove tecnologie e fungere da “ponte” verso il crescente ecosistema fatto di nuovi attori, e portare nuovi talenti dell’IA nel mondo dello spazio.

Dato che i miei migliaia di followers come i molti agricoltori che seguo sul campo, conoscono il mio intento divulgativo così come l’utilizzo pratico dei sistemi satellitari nelle loro aziende , abbiamo focalizzato il nostro incontro sull’uso dei satelliti in agricoltura.

I rilievi satellitari così come i dati ed indici che ne derivano, sono sempre più usati non solo in viticoltura ma anche per le colture cerealicole ed olivicoltura.

L’impiego dell’intelligenza artificiale ha dato ulteriore impulso agli studi e alle ricerche per rendere i rilievi satellitari sempre più precisi e multifunzionali, grazie a nuove formule, algoritmi e metodologie innovative.

L’obiettivo è quello di sfruttare al massimo le potenzialità offerte dai satelliti e migliorare la gestione delle colture, aumentare la precisione nelle pratiche agronomiche e ottenere risultati ancora più rilevanti.

Continuerò a condividere con voi, agricoltori, tutte le informazioni utili e le conoscenze che emergeranno da questa preziosa collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea, al fine di supportare il vostro lavoro e contribuire alla crescita ed innovazione del settore agricolo.

Vuoi più informazioni sull’utilizzo dei satelliti ? contattami !

Pillole di intelligenza artificiale 2.0

Oggi ci facciamo aiutare da ChatGPT per confezionare tre pillole di intelligenza artificiale, che possono essere utile in ambito del marketing agli agricoltori.

Partiamo dal PROMPT ( ovvero del comando che dobbiamo scrivere e della domanda da fare dalla cui struttura dipende molto il risultato) :

Sei un redattore ( dagli un ruolo) scrivi una presentazione in 3 capitoli da fare agli agricolori ( destinatari) che parli della nascita di Photoshop alla sua ultima versione Beta, del software di presentazione Kroma AI e del software di registrazione TLDV.AI

Ecco il risultato con qualche piccolo ritocco “umano”

Capitolo 1.0 Photoshop – Software di disegno digitale

Tutto ha avuto inizio nel lontano 1987, quando i fratelli Thomas e John Knoll idearono un programma per modificare immagini chiamato Photoshop. Il loro obiettivo era quello di fornire agli artisti digitali gli strumenti necessari per esprimere la loro creatività senza limitazioni.

In questi giorni è uscita l’ultima versione beta di Photoshop.

Questa versione offre una gamma di nuovi strumenti e funzioni che semplificano e velocizzano il flusso di lavoro dei disegnatori e appassionati di fotoritocco.

Dal miglioramento dell’interfaccia utente alla potenza degli algoritmi di intelligenza artificiale, Photoshop si sta spingendo oltre i confini dell’immaginazione.

Sperimentate la nuova funzionalità di selezione intelligente, che utilizza l’apprendimento automatico per riconoscere elementi specifici nelle immagini. La correzione automatica dei colori vi aiuterà a ottenere risultati eccezionali con un solo clic. E non dimentichiamo la rivoluzionaria tecnologia di eliminazione degli oggetti indesiderati, e l’intelligenza artificiale generativa che nella zona da voi selezionata crea ciò che avete scritto nella casella di testo : nell’esempio di seguito 3 cigni bianchi realizzati da Photoshop in una manciata di secondi:

immagine creata con Midjourney e modificata con Photoshop Beta
immagine creata con Midjourney e modificata con Photoshop Beta

Capitolo 2.0 Kroma AI – Software per presentazioni

Non possiamo parlare di software all’avanguardia senza menzionare Kroma AI un potente mezzo per creare in pochi minuti eleganti ed originali presentazioni.

Kroma AI è un software basato sull’intelligenza artificiale che semplifica la creazione di slide di alta qualità. Grazie all’algoritmo di riconoscimento delle immagini, Kroma AI può suggerire layout e design accattivanti per le tue diapositive. Inoltre, la sua funzione di sintesi vocale avanzata ti permetterà di creare narrazioni coinvolgenti per accompagnare le tue presentazioni.

Capitolo 3.0 Pictory per video e sottotitolazione

Pictory è un software di registrazione innovativo che facilita la creazione di video e contenuti multimediali. Questo strumento utilizza la tecnologia di trascrizione automatica per convertire in testo la voce dei i tuoi video .

Puoi trascrivere automaticamente i tuoi discorsi o commenti audio, consentendoti di creare facilmente sottotitoli o trascrizioni dettagliate.

Per la prova delle didascalie fatte in automatico , ho preso un video in rete e mi sono aiutato anche con Pictory A.I. e il risultato, in pochi minuti, è stupefacente : avete un software che vi genera i sottotitoli in questo caso in inglese perchè il video era in versione originale inglese, ma lo stesso può essere in italiano se gli attori parlano italiano :

video dell’istrionico Jack Nicholson in originale è senza sottotitoli

Con l’uso combinato di Photoshop, Kroma AI e Pictory AI, gli agricoltori hanno a disposizione un arsenale di strumenti potenti e innovativi per promuovere i loro prodotti e servizi, in modo coinvolgente e professionale.

Per chi fosse interessato all’argomento, ho fatto un post precedente “pillole di intelligenza artificiale 1.0 “ e rimango a disposizione per chiarimenti via wattsapp

Pillole di intelligenza artificiale 1.0

Incredibile il 99% degli utenti di CHATGPT non conosce i formati disponibili oltre al testo. Ai 100 milioni di utenti , ChatGPT offre molteplici opzioni di output ( risposta) che possono aiutare gli utenti a visualizzare e comprendere meglio i dati e le informazioni fornite dalla piattaforma creata dall’intelligenza artificiale.

Ecco alcune pillole di I.A. per gli agricoltori

ChatGPT genera, per esempio, un output in formato scorecard (n.d.a. carta punteggi) che evidenzia come le quotazioni del grano si sono comportate rispetto a quelle della {{soia mais orzo }} ( le due parentesi graffe permettono nello stesso comando di inserire più variabili) sul mercato italiano negli ultimi 5 anni:

Ecco il punteggio delle quotazioni del grano rispetto a quelle della soia, mais e orzo sul mercato italiano negli ultimi 5 anni:

AnnoGranoSoiaMaisOrzo
2018100107102104
20199811099102
202010211598101
2021107118103107
2022112121110109

Il punteggio di base per ciascuna coltura è 100 per l’anno di riferimento, in questo caso l’anno 2018. I punteggi per gli anni successivi vengono calcolati in base alla variazione percentuale delle quotazioni di ciascuna coltura rispetto all’anno di riferimento.

Inoltre, ChatGPT offre anche la possibilità di creare tabelle, utili per rappresentare dati numerici e informazioni strutturate.

Ecco una tabella con i risultati delle prime tre squadre italiane nei campionati del 2020 e 2021, insieme allo stadio in cui è stata giocata l’ultima partita:

SquadraCampionato 2020Campionato 2021Ultima partita giocata
InterStadio San Siro (Milano)
AtalantaGewiss Stadium (Bergamo)
JuventusAllianz Stadium (Torino)

Oppure ChatGPT può fornire questi dettagli in formato CSV quel formato che si utilizza anche per gli elenchi di mailing list.

Un’altra opzione interessante disponibile su ChatGPT è una lista di controllo, utile per fare, per esempio a un colloquio di lavoro per assunzione per un operatore agricolo e le migliori risposte da dare:

1. Quali sono le tue esperienze pregresse nell’ambito dell’agricoltura?

Risposta: Ho lavorato come operatore agricolo per X anni presso l’azienda Y. Durante questo periodo, ho acquisito una vasta gamma di competenze, tra cui la coltivazione di diversi tipi di piante, la gestione del bestiame e la manutenzione delle attrezzature agricole.

2. Quali sono le tue competenze tecniche nell’ambito dell’agricoltura?

Risposta: Ho una solida conoscenza delle tecniche di coltivazione, della gestione dei terreni, della conservazione delle risorse idriche e della manutenzione delle attrezzature agricole. Inoltre, ho competenze specifiche nella gestione del bestiame e nella preparazione dei terreni per la semina.

3. Quali sono le tue competenze comunicative?

Risposta: Sono una persona socievole e ho una buona capacità di comunicazione sia con

colleghi che con i clienti. Sono in grado di lavorare in team e di comunicare efficacemente le informazioni importanti_

In sintesi, ChatGPT offre una vasta gamma di formati di output per i suoi utenti, che possono essere utilizzati per rappresentare dati e informazioni in modo chiaro e visivamente accattivante.

Se volete seguire i miei post potete farlo tramite il mio podcast o unendovi agli oltre 5700 miei followers chiedendomi il contatto tramite Linkedin

P.S. l’immagine in testa è stata generata con Midjourney un softwre di intelligenza artificiale : chi vuole può mandarmi una foto a somaschini@agrinews.blog e riceverà gratuitamente 4 elaborazioni di fantasia sul soggetto inviato solamente riguardante un frutto o fiore o paesaggio !

I video degli avatar sono fatti con InVideo .

L’Intelligenza Artificiale per aziende agricole

Uno dei campi più promettenti è la messaggistica ( chatbot) che si è sviluppata in questi ultimi anni grazie anche all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale in ambito ospedaliero, amministrativo ed aziendale.

La messaggistica per le aziende agricole

Come spesso è accaduto in passato, il settore agricolo è meno permeabile alle nuove tecnologie rispetto ad altri ma le potenzialità ed i benefici che si aprono con l’utilizzo delle chatbot con IA sono enormi. Vorrei portarvi ad un caso concreto :

La chatbot per le aziende vinicole

Le soluzioni offerte sono pensate per mettere sempre al centro i bisogni dell’utente. Sfruttiamo l’intelligenza artificiale per semplificare le relazioni, migliorare l’accesso alle informazioni e accrescere i livelli di soddisfazione dei Clienti.


Già nel 2016 CrowdM, società con cui collaboro, ha realizzato «MAIA» una piattaforma conversazionale evoluta che grazie all’integrazione con I’Intelligenza Artificiale, è in grado di creare Assistenti Virtuali Intelligenti, capaci di dialogare con le persone in linguaggio naturale, comprendendo il “sentiment” e il loro stato d’animo.

Il Personal Sommelier Virtuale

L’assistente virtuale o se preferite il Personal Sommelier è multilingue, dialoga coi Clienti  H24 7 giorni su 7 , tramite siti web, app mobile (Android & IoS) Facebook Messenger, Wattsapp ed altre piattaforme in funzione delle esigenze del Cliente. Di seguito tre settori d’intervento:

Informazioni e vendita

  • fornisce informazioni sulla storia dell’azienda
  • trasmette i valori della cantina
  • descrive le tecniche di produzione e vinificazione
  • presenta vini con descrizioni e foto

Gestione clienti ed eventi

  • fornisce supporto alle richieste d’acquisto
  • gestisce domande e risposte
  • invita a vivere esperienze personalizzate (agriturismo – degustazioni – partecipazione alla vendemmia)
  • guida l’utente nella scelta del prodotto fornendo indicazioni su abbinamenti cibo-vino

Ricerca collaboratori per vendemmia (opzionale)

  • fornisce informazioni sulle posizioni aperte
  • raccoglie i dati dei candidati
  • pianifica i colloqui di lavoro (già in uso nella GDO)
Se hai 3 minuti, dai un’occhiata a questo video che spiega le chatbot

Bioplastica e bambù gigante

Sono molti gli studi ed applicazioni industriali fatte sulla bioplastica che utilizza parti del bambù gigante.

Una premessa: chiariamo due termini: bioplastica e biodegradabile

“Bio-based” è definito nella norma europea EN 16575 come “derivato da biomassa”. Pertanto, un prodotto a base biologica è un prodotto interamente o parzialmente derivato dalla biomassa. La biomassa è materiale di origine biologica, escluso quindi il materiale incorporato in formazioni geologiche e/o fossilizzato (EN 16575, 2014). Esempi sono la carta e il legno, ma anche le materie plastiche come il PLA i cui elementi costitutivi sono prodotti dagli zuccheri.

I materiali biodegradabili sono quei materiali che possono essere decomposti naturalmente dalla biodegradazione, che è un processo biologico in cui microrganismi come batteri, funghi e alghe scompongono i materiali organici in elementi più semplici e inoffensivi per l’ambiente. Questi materiali includono composti organici come plastica, carta, tessuti naturali, legno, cibo e rifiuti vegetali.

La biodegradabilità dei materiali dipende da molte variabili ambientali. Ad esempio, i microrganismi richiedono l’ossigeno per il processo di biodegradazione, quindi la presenza di aria può accelerare il processo. Inoltre, la temperatura e l’umidità influenzano la velocità di biodegradazione, con temperature più alte e una maggiore umidità si accellera il processo. La presenza di nutrienti nell’ambiente, come azoto e fosforo, può altresì influenzare la velocità di biodegradazione.

In generale, i materiali biodegradabili sono considerati più sostenibili rispetto ai materiali non biodegradabili perché, una volta smaltiti correttamente, possono essere completamente decomposti in modo naturale, riducendo così l’impatto ambientale.

Tuttavia, è importante notare che la biodegradazione richiede tempo e le condizioni ambientali giuste, quindi i materiali biodegradabili possono ancora causare inquinamento se non vengono smaltiti correttamente.

Forever Bambù è uno dei primi utilizzatori del bambù per produzione di bioplastiche: la strada è aperta !

Il bambù gigante e la bioplastica

Il bambù è una fonte di materie prime rinnovabili e sostenibili che possono essere utilizzate per produrre bioplastiche. Il materiale utilizzato per produrre bioplastiche dal bambù è chiamato “polpa di bambù”, che è una miscela di fibre di bambù e prodotti chimici che aiutano a produrre la bioplastica.

La polpa di bambù può essere utilizzata per produrre una vasta gamma di bioplastiche, tra cui PLA (acido polilattico) e PHA (poliidrossialcanoati). Questi materiali sono biodegradabili e compostabili, il che significa che si decompongono naturalmente nel tempo senza causare danni all’ambiente.

L’utilizzo del bambù come materia prima per la produzione di bioplastiche ha diversi vantaggi rispetto ad altre fonti di materie prime, come ad esempio le colture di mais o di canna da zucchero. Il bambù cresce rapidamente e richiede pochissima acqua e fertilizzanti, il che lo rende una scelta molto più sostenibile e rispettosa dell’ambiente.

Inoltre, il bambù è una fonte di materiale rinnovabile a ciclo rapido, che significa che può essere raccolto e utilizzato più volte (taglio ogni 4-5 anni) senza danneggiare l’ecosistema circostante. Ciò rende il bambù un’opzione altamente sostenibile per la produzione di bioplastiche e un’alternativa ecologica alle plastiche tradizionali a base di petrolio.

Viali alberati e crediti carbonio

I viali alberati che quotidianamente attraversiamo fissano la Co2 e quindi producono crediti di carbonio certificabili e commercializzabili.

Chi si occupa di afforestazione e più in generale di green-economy ha sentito parlare del bambù gigante e delle grandi potenzailità di fissazione di Co2 da parte del suo folto fogliame ma anche i tigli o gli ippocastanti od altre piante d’alto fusto hanno questa attitudine .

Una nuova fonte di reddito: i viali alberati

Quante centinaia o migliaia di tonnellate di biomassa abbiamo davanti quando percorriamo i viali alberati : con specifici algoritmi si può calcolare la quantità della biomassa legnosa, sopra e sotto il terreno, e da questa dedurre le tonnellate di carbonio fissate e se il caso, validare i relativi quantitativi da parte di Enti certificatori.

Questi a loro volta produrranno dei certificati che potranno essere venduti dai Comuni o Enti o Privati a società che si occupano del trading di questi certificati (VCS) vendendoli ad Aziende che necessitano di compensare, in base alle direttive della UE, le emissioni nocive di gas serra dei loro impianti e/o attrezzature.

Un esempio virtuoso da un Comune lontano

Ci troviamo a circa 11 ore d’aereo da Roma nella città di Sèmè-Podji, Benin meridionale.

L’Università d’Agraria ha effettuato uno studio sull’importanza delle piante nell’ambiente urbano dimostrando la loro potenzialità ed influenza sull’ambiente e sulle popolazioni.

Il loro lavoro mirava a valutare il contributo degli alberi dei viale nel sequestro del carbonio nel comune di Sèmè-Podji in Benin. L’approccio metodologico utilizzato è partito dall’inventariamento degli alberi lungo 26 chilometri di viabilità urbana.

I dati sulla Co2 e crediti carbonio

Il valore di biomassa stimato per tutti gli alberi stradali inventariati ( specie autoctone) è stato di 756,16 t/ha. A questo valore di biomassa corrisponde uno stock di carbonio sequestrato di 378,17 t/ha, che equivale a un valore di 102,09 tonnellate di CO2 per ettaro .

Se consideriamo le strade separatamente, il viale principale ha una maggiore quantità di biomassa (489,27 t/ha) rispetto alla strada 1 (111,32 t/ha) e alla strada 2 (155,57 t/ha)). È lo stesso per i loro valori di carbonio sequestrato e CO2 equivalente. Tuttavia, i valori di biomassa e carbonio della strada 2 sono superiori a quelli della strada 1, mentre quest’ultima è superiore in termini di distanza lineare, ricchezza di specie e numero di individui.

Ciò implica che i valori di carbonio dipendono maggiormente dal tipo di specie e dalla densità della chioma nel viale.

Blockchain e crediti di carbonio

Le aziende stanno affrontando una sfida epocale nel tracciare la complessa catena di approvvigionamento dei loro prodotti, che coinvolge tantissimi players, ma produce gas serra e quindi la necessità di acquistare crediti di carbonio possibilmente controllati da una blockchain.

Nel dettaglio

Questa distribuzione geografica e il coinvolgimento di molte istituzioni rendono altresì difficile garantire l’identificazione e la comunicazione trasparente delle emissioni di gas serra.

Per affrontare queste sfide, è necessario un sistema che migliori la trasparenza nei diversi passaggi della catena di approvvigionamento, supporti la gestione delle risorse di carbonio e fornisca informazioni affidabili sulle emissioni di carbonio a tutte le parti interessate.

Questa necessità ha portato allo sviluppo di un’architettura unica che combina efficacemente la tecnologia blockchain con la catena di approvvigionamento del carbonio in una rete aziendale.

Cosa ne pensa lo stimato Journal of Business Strategy

Nel gennaio di quest’anno, su questo argomento il Journal of Business Strategyha pubblicato un interessante studio da parte di un gruppo di ricercatori: Pretam Basu (Kent Business School, Canterbury UK) Palash Deb (Indian Institute of Management Calcutta, Kolkata, India) Akhilesh Singh (Analyst – Product Development, American Express India, Gurugram India) dal titolo : Blockchain and the carbon credit ecosystem: sustainable management of the supply chain

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