Passati i 70 anni più volte mi sono messo nei loro “panni” quando pensano ai loro figli, molti laureati e non più contadini, e valutano cosa fare delle decine di ettari di terreni agricoli che non verranno più coltivati dai loro eredi .
Le società “serie” che vogliono fare AGRIvoltaico possono essere la soluzione giusta per dare una congrua valutazione ai terreni e monetizzare per i futuri eredi fondi ed attività agricole dal destino incerto.
Ma le paure sono tante, in primis, le tempistiche : la lentezza degli Organismi preposti e di Terna a rilasciare le autorizzazioni, portano a stilare compromessi che prevedono fino a due anni per ottenere i permessi di allaccio e quindi di rogitare.
Paure di vedere i terreni coperti di pannelli fotovoltaici mentre i nuovi impianti agrivoltaici prevedono degli spazi fra le fila di 5-7 mt e pannelli a 2-3 mt di altezza anche rotanti, per meglio adattarsi ai raggi del sole e facilitare il passaggio delle macchine agricole per le lavorazioni del terreno e raccolta.
Il CEO di Enel Green Power, che sta realizzando l’impianto agrivoltaico più grande d’ Italia, Salvatore Bernabei ha affermato “Il parco solare in costruzione a Tarquinia dimostra come sia possibile gestire in armonia la crescita delle energie rinnovabili e l’attività agricola. Si tratta infatti di un impianto che sarà perfettamente integrato con il territorio e che ospiterà colture al suo interno, generando ricadute positive per l’ambiente, l’economia e il territorio e contribuendo alla riduzione della dipendenza energetica dell’Italia“.
L’impianto produrrà energia solare in grado di soddisfare il fabbisogno elettrico di 111.000 famiglie.
Paure per la solvibilità delle società compromissorie che viste le lungaggini, non lascino i lavori incompiuti o non tengano fede agli impegni presi: troppe imprese si sono improvvisate esperte di agrivoltaico quando di agricolo hanno solo una vaga conoscenza.
Concludendo chiedo a burocrati ed alti funzionari delle Società Elettriche:
aspettereste due anni per andare a rogito per un bilocale o per fare il trapasso di un’auto ?
E’ giusto che gli agricoltori il cui patrimonio primario è la terra, debbano aspettare tempi assurdi per finalizzare la vendita di terreni e gli italiani per avere l’energia “green” che guerre in Europa e Medio Oriente, rende indispensabile ed improcrastinabile ?
la mia cinquantennale esperienza è a disposizione degli agricoltori per una scelta giusta e ponderata del vostro partner per l’agrivoltaico sia se vogliate vendere i terreni o cedere il diritto di superficie. Contattami con wattsapp con pulsante in basso
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