Pillole di intelligenza artificiale 2.0

Oggi ci facciamo aiutare da ChatGPT per confezionare tre pillole di intelligenza artificiale, che possono essere utile in ambito del marketing agli agricoltori.

Partiamo dal PROMPT ( ovvero del comando che dobbiamo scrivere e della domanda da fare dalla cui struttura dipende molto il risultato) :

Sei un redattore ( dagli un ruolo) scrivi una presentazione in 3 capitoli da fare agli agricolori ( destinatari) che parli della nascita di Photoshop alla sua ultima versione Beta, del software di presentazione Kroma AI e del software di registrazione TLDV.AI

Ecco il risultato con qualche piccolo ritocco “umano”

Capitolo 1.0 Photoshop – Software di disegno digitale

Tutto ha avuto inizio nel lontano 1987, quando i fratelli Thomas e John Knoll idearono un programma per modificare immagini chiamato Photoshop. Il loro obiettivo era quello di fornire agli artisti digitali gli strumenti necessari per esprimere la loro creatività senza limitazioni.

In questi giorni è uscita l’ultima versione beta di Photoshop.

Questa versione offre una gamma di nuovi strumenti e funzioni che semplificano e velocizzano il flusso di lavoro dei disegnatori e appassionati di fotoritocco.

Dal miglioramento dell’interfaccia utente alla potenza degli algoritmi di intelligenza artificiale, Photoshop si sta spingendo oltre i confini dell’immaginazione.

Sperimentate la nuova funzionalità di selezione intelligente, che utilizza l’apprendimento automatico per riconoscere elementi specifici nelle immagini. La correzione automatica dei colori vi aiuterà a ottenere risultati eccezionali con un solo clic. E non dimentichiamo la rivoluzionaria tecnologia di eliminazione degli oggetti indesiderati, e l’intelligenza artificiale generativa che nella zona da voi selezionata crea ciò che avete scritto nella casella di testo : nell’esempio di seguito 3 cigni bianchi realizzati da Photoshop in una manciata di secondi:

immagine creata con Midjourney e modificata con Photoshop Beta
immagine creata con Midjourney e modificata con Photoshop Beta

Capitolo 2.0 Kroma AI – Software per presentazioni

Non possiamo parlare di software all’avanguardia senza menzionare Kroma AI un potente mezzo per creare in pochi minuti eleganti ed originali presentazioni.

Kroma AI è un software basato sull’intelligenza artificiale che semplifica la creazione di slide di alta qualità. Grazie all’algoritmo di riconoscimento delle immagini, Kroma AI può suggerire layout e design accattivanti per le tue diapositive. Inoltre, la sua funzione di sintesi vocale avanzata ti permetterà di creare narrazioni coinvolgenti per accompagnare le tue presentazioni.

Capitolo 3.0 Pictory per video e sottotitolazione

Pictory è un software di registrazione innovativo che facilita la creazione di video e contenuti multimediali. Questo strumento utilizza la tecnologia di trascrizione automatica per convertire in testo la voce dei i tuoi video .

Puoi trascrivere automaticamente i tuoi discorsi o commenti audio, consentendoti di creare facilmente sottotitoli o trascrizioni dettagliate.

Per la prova delle didascalie fatte in automatico , ho preso un video in rete e mi sono aiutato anche con Pictory A.I. e il risultato, in pochi minuti, è stupefacente : avete un software che vi genera i sottotitoli in questo caso in inglese perchè il video era in versione originale inglese, ma lo stesso può essere in italiano se gli attori parlano italiano :

video dell’istrionico Jack Nicholson in originale è senza sottotitoli

Con l’uso combinato di Photoshop, Kroma AI e Pictory AI, gli agricoltori hanno a disposizione un arsenale di strumenti potenti e innovativi per promuovere i loro prodotti e servizi, in modo coinvolgente e professionale.

Per chi fosse interessato all’argomento, ho fatto un post precedente “pillole di intelligenza artificiale 1.0 “ e rimango a disposizione per chiarimenti via wattsapp

L’Intelligenza Artificiale per aziende agricole

Uno dei campi più promettenti è la messaggistica ( chatbot) che si è sviluppata in questi ultimi anni grazie anche all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale in ambito ospedaliero, amministrativo ed aziendale.

La messaggistica per le aziende agricole

Come spesso è accaduto in passato, il settore agricolo è meno permeabile alle nuove tecnologie rispetto ad altri ma le potenzialità ed i benefici che si aprono con l’utilizzo delle chatbot con IA sono enormi. Vorrei portarvi ad un caso concreto :

La chatbot per le aziende vinicole

Le soluzioni offerte sono pensate per mettere sempre al centro i bisogni dell’utente. Sfruttiamo l’intelligenza artificiale per semplificare le relazioni, migliorare l’accesso alle informazioni e accrescere i livelli di soddisfazione dei Clienti.


Già nel 2016 CrowdM, società con cui collaboro, ha realizzato «MAIA» una piattaforma conversazionale evoluta che grazie all’integrazione con I’Intelligenza Artificiale, è in grado di creare Assistenti Virtuali Intelligenti, capaci di dialogare con le persone in linguaggio naturale, comprendendo il “sentiment” e il loro stato d’animo.

Il Personal Sommelier Virtuale

L’assistente virtuale o se preferite il Personal Sommelier è multilingue, dialoga coi Clienti  H24 7 giorni su 7 , tramite siti web, app mobile (Android & IoS) Facebook Messenger, Wattsapp ed altre piattaforme in funzione delle esigenze del Cliente. Di seguito tre settori d’intervento:

Informazioni e vendita

  • fornisce informazioni sulla storia dell’azienda
  • trasmette i valori della cantina
  • descrive le tecniche di produzione e vinificazione
  • presenta vini con descrizioni e foto

Gestione clienti ed eventi

  • fornisce supporto alle richieste d’acquisto
  • gestisce domande e risposte
  • invita a vivere esperienze personalizzate (agriturismo – degustazioni – partecipazione alla vendemmia)
  • guida l’utente nella scelta del prodotto fornendo indicazioni su abbinamenti cibo-vino

Ricerca collaboratori per vendemmia (opzionale)

  • fornisce informazioni sulle posizioni aperte
  • raccoglie i dati dei candidati
  • pianifica i colloqui di lavoro (già in uso nella GDO)
Se hai 3 minuti, dai un’occhiata a questo video che spiega le chatbot

Viali alberati e crediti carbonio

I viali alberati che quotidianamente attraversiamo fissano la Co2 e quindi producono crediti di carbonio certificabili e commercializzabili.

Chi si occupa di afforestazione e più in generale di green-economy ha sentito parlare del bambù gigante e delle grandi potenzailità di fissazione di Co2 da parte del suo folto fogliame ma anche i tigli o gli ippocastanti od altre piante d’alto fusto hanno questa attitudine .

Una nuova fonte di reddito: i viali alberati

Quante centinaia o migliaia di tonnellate di biomassa abbiamo davanti quando percorriamo i viali alberati : con specifici algoritmi si può calcolare la quantità della biomassa legnosa, sopra e sotto il terreno, e da questa dedurre le tonnellate di carbonio fissate e se il caso, validare i relativi quantitativi da parte di Enti certificatori.

Questi a loro volta produrranno dei certificati che potranno essere venduti dai Comuni o Enti o Privati a società che si occupano del trading di questi certificati (VCS) vendendoli ad Aziende che necessitano di compensare, in base alle direttive della UE, le emissioni nocive di gas serra dei loro impianti e/o attrezzature.

Un esempio virtuoso da un Comune lontano

Ci troviamo a circa 11 ore d’aereo da Roma nella città di Sèmè-Podji, Benin meridionale.

L’Università d’Agraria ha effettuato uno studio sull’importanza delle piante nell’ambiente urbano dimostrando la loro potenzialità ed influenza sull’ambiente e sulle popolazioni.

Il loro lavoro mirava a valutare il contributo degli alberi dei viale nel sequestro del carbonio nel comune di Sèmè-Podji in Benin. L’approccio metodologico utilizzato è partito dall’inventariamento degli alberi lungo 26 chilometri di viabilità urbana.

I dati sulla Co2 e crediti carbonio

Il valore di biomassa stimato per tutti gli alberi stradali inventariati ( specie autoctone) è stato di 756,16 t/ha. A questo valore di biomassa corrisponde uno stock di carbonio sequestrato di 378,17 t/ha, che equivale a un valore di 102,09 tonnellate di CO2 per ettaro .

Se consideriamo le strade separatamente, il viale principale ha una maggiore quantità di biomassa (489,27 t/ha) rispetto alla strada 1 (111,32 t/ha) e alla strada 2 (155,57 t/ha)). È lo stesso per i loro valori di carbonio sequestrato e CO2 equivalente. Tuttavia, i valori di biomassa e carbonio della strada 2 sono superiori a quelli della strada 1, mentre quest’ultima è superiore in termini di distanza lineare, ricchezza di specie e numero di individui.

Ciò implica che i valori di carbonio dipendono maggiormente dal tipo di specie e dalla densità della chioma nel viale.

CREA l’altra eccellenza di Sanremo

Sanremo non è solo musica il CREA è un altro centro d’eccellenza nella Riviera dei Fiori.

Alla scoperta del CREA

Nei giorni scorsi ho visitato con la Dir. Barbara Ruffoni il Centro Ricerche CREA di Sanremo.

Non certo sotto i riflettori come il teatro Ariston, questi nuovissimi e vasti laboratori (mq.600) realizzati nel 2022 sono dotati di una miriade di attrezzature di ultima generazione, e costituiscono una delle massime espressioni della ricerca italiana in campo floricolo ed orticolo.

Qui lavora, lontano dai riflettori, un folto gruppo di appassionati ricercatori nei settori della biologia molecolare, tecniche di evoluzione assistita e miglioramento genetico. Nuove varietà di fiori edibili, particolari muschi per pannelli fonoassorbenti, colture meristematiche per estrazione di metaboliti, indagini molecolari per programmi di ibridazione e lotta ai fitopatogeni, sono solo alcuni dei temi affrontati.

Il bambù super-gigante

La visita è stata anche una occasione per parlare del mio brevetto finalizzato alla creazioni di un bambù supergigante con alcuni ricercatori senior profondi esperti di genetica e biologia molecolare: brevetto che è in attesa di uno sponsor che ne comprenda e sviluppi in luoghi come il CREA, le enormi potenzialità.

cella colture meristematiche
cella colture meristematiche

Il CREA ed il Festival di Sanremo 2023

I mazzi di ranuncoli giganti e dalle stupende tonalità che Amadeus regala ai concorrenti ed ospiti, sono frutto di ricerche genetiche recenti che hanno dato nuovo impulso alla floricoltura di Sanremo e dintorni.

Le ricerche ed risultati ottenuti dal CREA e che ho avuto modo di constatare di persona, sono sorprendenti ma quasi sempre rimangano nascosti al grande pubblico, incanalati nelle pubblicazioni scientifiche finchè qualche industria non li fa suoi portandoli sulle nostre tavole o “sotto i riflettori” per la gioia dei nostri occhi.

Inaugurazione dei nuovi laboratori

L’intelligenza artificiale IA in agricoltura

Non sempre palesemente, ma in modo irreversibile l’intelligenza artificiale ( IA ) sta permeando diversi settori in agricoltura.

Settori d’intervento

  1. Previsione delle condizioni climatiche e dei raccolti: l’IA può analizzare i dati climatici storici e utilizzare algoritmi di previsione per prevedere le condizioni meteorologiche future e il rendimento delle coltivazioni.
  2. Monitoraggio delle piante in tempo reale: con sensori e tecnologie di imaging, l’IA può monitorare lo sviluppo delle piante e identificare eventuali problemi come parassiti, malattie e carenze nutrizionali. Spesso si affianca all’ IA la tecnologia NFC (Near Field Communication = comunicazione in campo vicino n.d.a.) ovvero l’applicazione di etichette elettroniche sulle piante, leggibili avvicinando uno smatphone dotato di questa tecnologia, che contengono dati utili o rilevano specifiche variazioni dei paramentri assegnati.
  3. Rilievi satellitari : L’ IA elabora le immagini multispettrali del terreno e vegetazione, scattate dai satelliti, le tramuta in indici di vigoria NDVI e tanti altri indici, usati periodicamente da agro-tecnici ed agricoltori per la ottimizzazione delle pratiche agronomiche. Gli stessi dati possono essere usati da power-unit montate su seminatrici e trattori, per effettuare semine o concimazioni a rateo variabile ( n.d.a. fornendo in base a mappe di vigoria più o meno seme o fertilizzante o fitofarmaco, in base alle effettive necessità)
  4. Ottimizzazione dell’irrigazione: l’IA può analizzare i dati sull’acqua, la temperatura e l’umidità del suolo per ottimizzare la quantità e il timing dell’irrigazione, riducendo così i costi e migliorando la qualità dei raccolti.
  5. Miglioramento della selezione dei semi: l’IA può utilizzare dati genetici e di rendimento per selezionare i semi più adatti a specifici microclimi e condizioni ambientali, migliorando la resa delle coltivazioni.
  6. Prevenzione degli sprechi: l‘IA può analizzare i dati di produzione e di vendita per identificare opportunità di riduzione degli sprechi e di ottimizzazione delle risorse, migliorando la redditività e sostenibilità delle imprese
  7. Messaggistica (chatbot e voicebot) : l’IA è in grado di gestire lo scambio di messaggi fra , per esempio, i clienti e l’azienda agricola nei settori della promozione commerciale o del marketing. Apprende , cataloga, ottimizza, stima, le risposte del cliente imparando nuovi dialoghi , percependo lo stato d’animo dell’interlocutore. Queste chatbot sono multilingue, gestiscono centinaia di chiamate conteporaneamente, lavorano h24 per 7 giorni su 7 .

Vuoi più informazioni ? contattami

Nota: l’immagine in alto è stata generata e composta totalmente dall’IA di un programma per il disegno digitale con un input di sole poche parole.

Grano bambù crediti carbonio

Coltivazioni come il grano o il bambù producono biomasse contenenti carbonio che possono essere utilizzate per compensare le emissioni di CO2 degli aerei, ma anche quelle delle acciaierie o cartiere o altre Aziende che hanno lo stesso problema di reperire crediti carbonio certificati.

Nel dettaglio colture cerealicole, bambuseti, frutteti, vigneti, oliveti, possono essere coltivati con criteri tali da ridurre la produzione di CO2 o più in generale di gas serra ed al contempo “addizionare “biomassa : quale consulente per i Crediti di Carbonio di una azienda agricola , posso seguire l’intero iter che porta alla stesura di un complesso documento con cui richiedere la validazione e certificazione dei crediti di carbonio da parte di un Ente certificatore come RINA in Italia o uno internazionale come VERRA. Una volta ottenuti i certificati (VCS) questi possono essere immessi sul mercato ed acquistati da quelle Società che sono obbligate a compensare le emissioni nocive, producendo un reddito aggiuntivo all’agricoltore.

Criteri per ridurre la CO2

Si parla spesso dell’alto potenziale di fissazione della CO2 da parte dei bambuseti anche sette volte superiore ad una foresta di latifoglie, ma in misura diversa ogni pianta tramite la fotosintesi clorofilliana, produce sostanze organiche contenenti carbonio. Nel processo di validazione dei crediti di carbonio entrano nel calcolo anche le pratiche di agricoltura “sostenibile” che riducono le emissioni dell’azienda agricola, ovvero “l’impronta di carbonio“. Fra queste troviamo :

  • passaggio ad una semina senza lavorazioni o con lavorazioni ridotte del terreno
  • utilizzo di pale eoliche o pannelli fotovoltaici per produrre energia elettrica che viene utilizzata in azienda per l’impianto d’irrigazione o altri impianti inerenti alla coltivazione in oggetto
  • piantare alberi ai margini dei campi o in terreni marginali non utilizzati
  • inserire colture di rotazione che riducano l’utilizzo di fertilizzanti chimici o erbicidi
  • lasciare nell’interfilare , frantumato o cippato, il materiale vegetale frutto di sfoltimento periodico delle colture o di potature.

Il grano ed i crediti di carbonio

La produzione di crediti di carbonio per il grano non è così elevata come per il bambù ma se consideriamo che in italia si coltivano , secondo Coldiretti, 1,71 milioni di ettari, se fosse anche solo parzialmente certificato, il contributo che ne deriverebbe agli agricoltori come fonte ulteriore di reddito ed alle Aziende come strumento per compensare le emissioni di gas serra, sarebbe notevole.

Un interessante studio sul grano e sul fissaggio di carbonio, è stato pubblicato nel 2020 da Pant University of Agriculture and Technology, Pantnagar, India . In esso vengono prese in esame diverse varietà di grano ed anche una sua consociazione con i pioppi come può essere approfondito nella lettura dell’articolo linkato.

Per quanto concerne la quantità di CO2 stoccata, i valori sono intorno alle 37 ton/ha all’anno in campo aperto mentre in consociazione con i pioppi, 41 ton/ha come evidenziato nella sottostante diagramma. In questo caso l’algoritmo usato ha portato a questi valori, ciò non esclude che altri metodi di calcolo, purchè riconosciuti dall’Ente Certificatore, possano dare valori maggiori od inferiori.

tonnellate di Carbonio fissate per ettaro all'anno dal grano
tonnellate di Carbonio fissate per ettaro all’anno dal grano

Bambù gigante su Youtube

Diseguito trovate una raccolta di video, sul mio canale Youtube, riguardanti il bambù gigante.

Dura cent’anni, ha bassi costi di gestione, produce germogli – biomassa – canne – crediti carbonio
Alle porte di Milano un bambuseto “modello” fatto nel 2022

Coltivare il bambù gigante è facile – nuove metodiche

Bambuseto industriale realizzato ad Alessandria nel 2022

Raccolta canne bambù a Varese

Raccolta germogli e ricetta gourmet

Tecnologia satellitare per un’agricolura 4.0

Uso satelliti nei bambuseti – Agricolus reseller

Il bambù gigante sui canali RAI e TG

Libro “Guadagnare con il bambù gigante “

L’unico testo italiano sul bambù gigante alla terza ristampa

L’ agro ambasciatore

Sinossi

Stanco di storie di mafia, di commissari maschi e femmine, ho voluto scrivere un libro che parlasse di agricoltura ma con un’ottica meno bucolica e più avventurosa: ne è sortito un personaggio insolito che mi piace definire: l’ agro ambasciatore.

Durante il lockdown del Covid-19 ho trovato finalmente il tempo di raccontare la mia singolare storia di dottore in agraria in giro per il mondo. Un giovane laureato che si trova a fronteggiare, suo malgrado, circostanze pericolose quali il mercato degli schiavi, il colera, gli squali giganti, i guerriglieri muwahhidin e tanto altro (vedi indice sotto).

Nel libro descrivo i numerosi viaggi e progetti agricoli in Paesi Emergenti aree in cui, nel passato come nel presente, sono ricorrenti forti tensioni sociali, sanitarie e politiche che possono influenzare lo svolgimento di una professione che solitamente non ha connotati rocamboleschi .

Aneddoti ed avvenimenti dal ’70 “gli anni di piombo” del periodo universitario al primo amore con Patrizia Reggiani ( protagonista del film The house of Gucci), alle frequenti missioni all’estero che calano il lettore in situazioni impreviste e singolari tracciando i contorni di una figura fuori dagli schemi quella del “agro-ambasciatore”.

Ordinazioni

Il libro può essere ordinato e pagato con Paypal su mail folgore1949@gmail.com oppure https://paypal.me/Somaschini?country.x=IT&locale.x=it_IT o bonifico bancario scrivendo direttamente alla stessa mail folgore1949@gmail.com

Due i prezzi per differenti opzioni di spedizione :

  • libro (120 pagine) con spedizione PPTT come plico librario 39,99 € ( tempo indicativo di consegna 8-10 g.g.)
  • libro (120 pagine) con spedizione a mezzo corriere espresso 49,99 € (tempo indicativo di consegna 2-3 g.g.)

Se vuoi informazioni sul contenuto, contattare l’autore o una dedica sulla tua copia del libro, puoi cliccare sotto per un contatto con wattsapp

Se invece sei interessato ad una coltura innovativa come il bambù gigante, di cui sono uno dei pochi esperti in Italia, puoi trovare il libro da me scritto su questa pianta, in chiusura del video del TG di RAI3 sugli utilizzi del bambù gigante, cliccando sotto

Bambù gigante la verità

Finalmente uno studio che se non porta alla verità assoluta, fà un pò di chiarezza sulle aspettative riguardo le coltivazioni industriali di bambù gigante .

Fonte : prof. Fu Maoyi Istituto di ricerca colture sub-tropicali Università di Fuyang, Zhejiang Cina

In estrema sintesi la ricerca che potete scaricare integralmente , rivela che dei 7 milioni di ettari di bambuseti presenti in Cina , ben 2 milioni di ettari di bambuseti adulti hanno una produttività , per ettaro, di 1,5 tons di culmi per anno e 0,5 tons di germogli edibili ovvero sono poco più che dei grossi cespugli.

La situazione in Italia

L’ immagini che trovate qui sotto riporta uno dei tanti bambuseti italiani che hanno produttività simili a quelle sopra riportate ben lontane dai 15 tons per ettaro di culmi e 1,5 tons di germogli quale media cinese.

bambù gigante
bambuseto di 5 anni scarsamente sviluppato ( foto 2022)

Fra le cause citate nel rapporto , l’utilizzo della riproduzione da seme che porta, naturalmente, alla creazione di sottospecie di Phyllostachys edulis spesso meno produttive.

In una dettagliata descrizione il Prof. Maoyi raccomanda diversi metodi di moltiplicazione da separazione ( moltiplicazione agamica) di parti di una pianta madre ben vigorosa ed attentamente selezionata.

La riproduzione da seme è lasciata più ad un accadimento naturale delle foreste di bambù che ogni 80-100 anni, vanno a fiore favorendo, con l’impollinazione anemofila, la creazione di nuove sottospeci di Phyllostachys.

Purtoppo solo pochi vivaisti in Italia usano la moltiplicazione agamica, preferendo utilizzare, per creare nuove piantine, semi cinesi di Phyllostachys facilmente reperibili ed economicamente più redditizi .

bambù gigante moltiplicazione agamica
vivaio che utilizza la moltiplicazione agamica e ottiene piante madri adulte di Pyllostachys E.

Germogli bambù rubati

I mesi di aprile e maggio sono quelli in cui nei bambuseti giganti spuntano i nuovi culmi e dove , è capitato spesso, che i germogli di bambù vengono rubati.

Il germoglio di bambù di pochi giorni di vita, è un alimento energetico, molto appetitoso e ricercatissimo dai cinesi per la loro millenaria cucina.

germogli bambù
germogli di bambù gigante

Seguendo un centinaio di agricoltori, alcuni dei quali con bambuseti già di 4-6 mt. d’altezza e con canne di 6-9 cm. di diametro, ho ricevuto numerosi telefonate dal Ferrarese fino all’Anconetano, che mi informavano dell’avvenuta razzia di germogli : un prodotto che da noi non è ancora sufficientemente conosciuto e quindi apprezzato.

crescita germogli bambù

Come si raccolgono i germogli di bambù ( rubati e non ) ?

I germogli crescono in gran quantità e mediamente, un 30% andrebbe comunque raccolto per diradare il bambuseto, ma vediamo nel dettaglio, questa pratica. Qualche giorno fà andando a trovare un anziano agricoltore nel Varesotto, ho assistito ad una raccolta fatta, con incredibile destrezza, da due ragazze cinesi, che vedrete nel video:

Come si cucina e conserva:

I germogli scorticati e lavati vanno bolliti 30-40 min. in acqua bollente, in alternativa 5 min. nella pentola a pressione.

germogli bambù cotti nella pentala a pressione
germogli bambù cotti nella pentala a pressione

Potrebbero sembrare pezzi di canna coriacei, in effetti sono teneri e gustosissimi.

Ricetta rapida e conservazione germogli bambù gigante

Dopo averli lasciati raffreddare a temperatura ambiente, ho preparato una salsina a base di crema di ricotta e gongorzola in parti uguali, con cui ho nappato i pezzetti di germogli : una lecconia sinomilanese!

germogli con crema di zola
germogli con crema di zola

Per la conservazione di quelli eccedenti la ricetta, ma già cotti, ho provveduto a dividerli in piccoli sacchetti per surgelati e metterli in congelatore, utili per altre ricette quale ad esempio, “un risottino gamberetti e germogli di bambù” o altre ancora.

Theme: Baskerville 2 by Anders Noren.

Up ↑

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: