Pillole di intelligenza artificiale 2.0

Oggi ci facciamo aiutare da ChatGPT per confezionare tre pillole di intelligenza artificiale, che possono essere utile in ambito del marketing agli agricoltori.

Partiamo dal PROMPT ( ovvero del comando che dobbiamo scrivere e della domanda da fare dalla cui struttura dipende molto il risultato) :

Sei un redattore ( dagli un ruolo) scrivi una presentazione in 3 capitoli da fare agli agricolori ( destinatari) che parli della nascita di Photoshop alla sua ultima versione Beta, del software di presentazione Kroma AI e del software di registrazione TLDV.AI

Ecco il risultato con qualche piccolo ritocco “umano”

Capitolo 1.0 Photoshop – Software di disegno digitale

Tutto ha avuto inizio nel lontano 1987, quando i fratelli Thomas e John Knoll idearono un programma per modificare immagini chiamato Photoshop. Il loro obiettivo era quello di fornire agli artisti digitali gli strumenti necessari per esprimere la loro creatività senza limitazioni.

In questi giorni è uscita l’ultima versione beta di Photoshop.

Questa versione offre una gamma di nuovi strumenti e funzioni che semplificano e velocizzano il flusso di lavoro dei disegnatori e appassionati di fotoritocco.

Dal miglioramento dell’interfaccia utente alla potenza degli algoritmi di intelligenza artificiale, Photoshop si sta spingendo oltre i confini dell’immaginazione.

Sperimentate la nuova funzionalità di selezione intelligente, che utilizza l’apprendimento automatico per riconoscere elementi specifici nelle immagini. La correzione automatica dei colori vi aiuterà a ottenere risultati eccezionali con un solo clic. E non dimentichiamo la rivoluzionaria tecnologia di eliminazione degli oggetti indesiderati, e l’intelligenza artificiale generativa che nella zona da voi selezionata crea ciò che avete scritto nella casella di testo : nell’esempio di seguito 3 cigni bianchi realizzati da Photoshop in una manciata di secondi:

immagine creata con Midjourney e modificata con Photoshop Beta
immagine creata con Midjourney e modificata con Photoshop Beta

Capitolo 2.0 Kroma AI – Software per presentazioni

Non possiamo parlare di software all’avanguardia senza menzionare Kroma AI un potente mezzo per creare in pochi minuti eleganti ed originali presentazioni.

Kroma AI è un software basato sull’intelligenza artificiale che semplifica la creazione di slide di alta qualità. Grazie all’algoritmo di riconoscimento delle immagini, Kroma AI può suggerire layout e design accattivanti per le tue diapositive. Inoltre, la sua funzione di sintesi vocale avanzata ti permetterà di creare narrazioni coinvolgenti per accompagnare le tue presentazioni.

Capitolo 3.0 Pictory per video e sottotitolazione

Pictory è un software di registrazione innovativo che facilita la creazione di video e contenuti multimediali. Questo strumento utilizza la tecnologia di trascrizione automatica per convertire in testo la voce dei i tuoi video .

Puoi trascrivere automaticamente i tuoi discorsi o commenti audio, consentendoti di creare facilmente sottotitoli o trascrizioni dettagliate.

Per la prova delle didascalie fatte in automatico , ho preso un video in rete e mi sono aiutato anche con Pictory A.I. e il risultato, in pochi minuti, è stupefacente : avete un software che vi genera i sottotitoli in questo caso in inglese perchè il video era in versione originale inglese, ma lo stesso può essere in italiano se gli attori parlano italiano :

video dell’istrionico Jack Nicholson in originale è senza sottotitoli

Con l’uso combinato di Photoshop, Kroma AI e Pictory AI, gli agricoltori hanno a disposizione un arsenale di strumenti potenti e innovativi per promuovere i loro prodotti e servizi, in modo coinvolgente e professionale.

Per chi fosse interessato all’argomento, ho fatto un post precedente “pillole di intelligenza artificiale 1.0 “ e rimango a disposizione per chiarimenti via wattsapp

Pillole di intelligenza artificiale 1.0

Incredibile il 99% degli utenti di CHATGPT non conosce i formati disponibili oltre al testo. Ai 100 milioni di utenti , ChatGPT offre molteplici opzioni di output ( risposta) che possono aiutare gli utenti a visualizzare e comprendere meglio i dati e le informazioni fornite dalla piattaforma creata dall’intelligenza artificiale.

Ecco alcune pillole di I.A. per gli agricoltori

ChatGPT genera, per esempio, un output in formato scorecard (n.d.a. carta punteggi) che evidenzia come le quotazioni del grano si sono comportate rispetto a quelle della {{soia mais orzo }} ( le due parentesi graffe permettono nello stesso comando di inserire più variabili) sul mercato italiano negli ultimi 5 anni:

Ecco il punteggio delle quotazioni del grano rispetto a quelle della soia, mais e orzo sul mercato italiano negli ultimi 5 anni:

AnnoGranoSoiaMaisOrzo
2018100107102104
20199811099102
202010211598101
2021107118103107
2022112121110109

Il punteggio di base per ciascuna coltura è 100 per l’anno di riferimento, in questo caso l’anno 2018. I punteggi per gli anni successivi vengono calcolati in base alla variazione percentuale delle quotazioni di ciascuna coltura rispetto all’anno di riferimento.

Inoltre, ChatGPT offre anche la possibilità di creare tabelle, utili per rappresentare dati numerici e informazioni strutturate.

Ecco una tabella con i risultati delle prime tre squadre italiane nei campionati del 2020 e 2021, insieme allo stadio in cui è stata giocata l’ultima partita:

SquadraCampionato 2020Campionato 2021Ultima partita giocata
InterStadio San Siro (Milano)
AtalantaGewiss Stadium (Bergamo)
JuventusAllianz Stadium (Torino)

Oppure ChatGPT può fornire questi dettagli in formato CSV quel formato che si utilizza anche per gli elenchi di mailing list.

Un’altra opzione interessante disponibile su ChatGPT è una lista di controllo, utile per fare, per esempio a un colloquio di lavoro per assunzione per un operatore agricolo e le migliori risposte da dare:

1. Quali sono le tue esperienze pregresse nell’ambito dell’agricoltura?

Risposta: Ho lavorato come operatore agricolo per X anni presso l’azienda Y. Durante questo periodo, ho acquisito una vasta gamma di competenze, tra cui la coltivazione di diversi tipi di piante, la gestione del bestiame e la manutenzione delle attrezzature agricole.

2. Quali sono le tue competenze tecniche nell’ambito dell’agricoltura?

Risposta: Ho una solida conoscenza delle tecniche di coltivazione, della gestione dei terreni, della conservazione delle risorse idriche e della manutenzione delle attrezzature agricole. Inoltre, ho competenze specifiche nella gestione del bestiame e nella preparazione dei terreni per la semina.

3. Quali sono le tue competenze comunicative?

Risposta: Sono una persona socievole e ho una buona capacità di comunicazione sia con

colleghi che con i clienti. Sono in grado di lavorare in team e di comunicare efficacemente le informazioni importanti_

In sintesi, ChatGPT offre una vasta gamma di formati di output per i suoi utenti, che possono essere utilizzati per rappresentare dati e informazioni in modo chiaro e visivamente accattivante.

Se volete seguire i miei post potete farlo tramite il mio podcast o unendovi agli oltre 5700 miei followers chiedendomi il contatto tramite Linkedin

P.S. l’immagine in testa è stata generata con Midjourney un softwre di intelligenza artificiale : chi vuole può mandarmi una foto a somaschini@agrinews.blog e riceverà gratuitamente 4 elaborazioni di fantasia sul soggetto inviato solamente riguardante un frutto o fiore o paesaggio !

I video degli avatar sono fatti con InVideo .

Intelligenza artificiale…incredibile avatar !

Incredibile...”si può fare “ … con l’intelligenza artificiale posso crearti un avatar ed usarlo per promuovere i tuoi prodotti e servizi.

Tecnologia innovativa per l’agricoltura 4.0

E’ da diverso tempo che faccio ricerche e studi sull’ Intelligenza Artificiale e sulle innumerevoli applicazioni che stanno nascendo, in primis, la creazione di avatar.

Un esempio per capirci meglio

clicca ed ascoltami

Come utilizzare un avatar

Un avatar con la tua voce o di una Terza persona, può essere un’ottima risorsa per promuovere prodotti e servizi. Ecco alcune idee:

  1. Creazione di video promozionali: puoi utilizzare l’avatar con la tua voce o di una Terza persona, per fare video divulgativi dei i tuoi prodotti o servizi. Questi video possono essere utilizzati sui tuoi siti web, sui social media o su piattaforme di video hosting come YouTube.
  2. Creazione di messaggi pubblicitari: l’avatar può essere utilizzato per creare messaggi promozionali da utilizzare su piattaforme come la radio o la televisione.
  3. Assistente virtuale: puoi utilizzare l’avatar come assistente virtuale per rispondere alle domande dei clienti sui tuoi prodotti o servizi. Questo può essere fatto tramite chatbot o altri strumenti di messaggistica.
  4. Tutorial e formazione: puoi utilizzare l’avatar per creare tutorial e formazione sui tuoi prodotti o servizi. Questi video possono essere utilizzati per insegnare ai clienti come utilizzare i tuoi prodotti o servizi.
  5. Creazione di podcast: l’avatar può venire impiegato per creare podcast promozionali sui tuoi prodotti o servizi. Questi podcast possono essere utilizzati per dare consigli ai clienti, su come utilizzarli al meglio.

In generale, l’avatar può essere un’ottima risorsa per promuovere i tuoi prodotti e servizi in modo efficace e coinvolgente.

Università Bocconi avatar e branding

Una ricerca dell’Università Bocconi di Milano , una delle più prestigiose università al mondo di Economia e Marketing, ci spiega che per esempio, nel branding, sono molte le società che hanno adottato o stanno adottando l’avatar per “umanizzare i loro brand”, attribuendo a tale risorsa intangibile quel tocco umano personalizzato (e scalabile).

Alcune le evidenze, provenienti da settori diversissimi, per tutte le età e per tutte le generazioni. Si prevede che l’uso di avatar crescerà del 35% all’anno (Globe Newswire 2019) e che, ancora, l’impiego dovrebbe aumentare in modo significativo in alcuni comparti come travel e hospitality (241%), beni di consumo (187%).

Esempi di grandi aziende ma attenzione : la tecnica si espande ed i costi di utilizzo scendono !

Ci sono diverse aziende italiane che utilizzano avatar per la promozione di marketing o per l’assistenza clienti. Ecco alcuni esempi:

  1. Intesa Sanpaolo: la banca italiana utilizza un avatar chiamato “Anna” per fornire assistenza ai clienti sul proprio sito web. Anna è in grado di rispondere alle domande dei clienti in modo rapido e preciso, fornendo informazioni su prodotti e servizi bancari.
  2. Enel: l’azienda energetica italiana ha creato un avatar chiamato “Enel X Friend” per fornire assistenza ai clienti. L’avatar è in grado di fornire informazioni su offerte, tariffe e servizi Enel, nonché rispondere alle domande dei clienti.
  3. Poste Italiane: la società postale italiana utilizza un avatar chiamato “Postina” per fornire assistenza ai clienti sul proprio sito web. Postina è in grado di fornire informazioni su servizi postali, come spedizioni e pagamenti, nonché rispondere alle domande dei clienti.
  4. Telecom Italia: l’azienda di telecomunicazioni italiana ha creato un avatar chiamato “Alice” per fornire assistenza ai clienti. Alice è in grado di fornire informazioni su prodotti e servizi di telecomunicazione, nonché rispondere alle domande dei clienti.
  5. Gruppo Hera: la società di servizi pubblici italiana ha creato un avatar chiamato “Herambiente” per fornire informazioni su servizi di gestione dei rifiuti e dell’ambiente. L’avatar è in grado di rispondere alle domande dei clienti e fornire informazioni sui servizi offerti.

Esempio fatto per un’azienda agricola che produce marmellate bio

Simpatica ed infaticabile il tuo avatar può promuovere i tuoi prodotti o servizi

Contattami oggi stesso, spiegami le tue esigenze e troveremo la soluzione più adatta ed originale con un avatar o altro ancora !!!

L’Intelligenza Artificiale per aziende agricole

Uno dei campi più promettenti è la messaggistica ( chatbot) che si è sviluppata in questi ultimi anni grazie anche all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale in ambito ospedaliero, amministrativo ed aziendale.

La messaggistica per le aziende agricole

Come spesso è accaduto in passato, il settore agricolo è meno permeabile alle nuove tecnologie rispetto ad altri ma le potenzialità ed i benefici che si aprono con l’utilizzo delle chatbot con IA sono enormi. Vorrei portarvi ad un caso concreto :

La chatbot per le aziende vinicole

Le soluzioni offerte sono pensate per mettere sempre al centro i bisogni dell’utente. Sfruttiamo l’intelligenza artificiale per semplificare le relazioni, migliorare l’accesso alle informazioni e accrescere i livelli di soddisfazione dei Clienti.


Già nel 2016 CrowdM, società con cui collaboro, ha realizzato «MAIA» una piattaforma conversazionale evoluta che grazie all’integrazione con I’Intelligenza Artificiale, è in grado di creare Assistenti Virtuali Intelligenti, capaci di dialogare con le persone in linguaggio naturale, comprendendo il “sentiment” e il loro stato d’animo.

Il Personal Sommelier Virtuale

L’assistente virtuale o se preferite il Personal Sommelier è multilingue, dialoga coi Clienti  H24 7 giorni su 7 , tramite siti web, app mobile (Android & IoS) Facebook Messenger, Wattsapp ed altre piattaforme in funzione delle esigenze del Cliente. Di seguito tre settori d’intervento:

Informazioni e vendita

  • fornisce informazioni sulla storia dell’azienda
  • trasmette i valori della cantina
  • descrive le tecniche di produzione e vinificazione
  • presenta vini con descrizioni e foto

Gestione clienti ed eventi

  • fornisce supporto alle richieste d’acquisto
  • gestisce domande e risposte
  • invita a vivere esperienze personalizzate (agriturismo – degustazioni – partecipazione alla vendemmia)
  • guida l’utente nella scelta del prodotto fornendo indicazioni su abbinamenti cibo-vino

Ricerca collaboratori per vendemmia (opzionale)

  • fornisce informazioni sulle posizioni aperte
  • raccoglie i dati dei candidati
  • pianifica i colloqui di lavoro (già in uso nella GDO)
Se hai 3 minuti, dai un’occhiata a questo video che spiega le chatbot

Bioplastica e bambù gigante

Sono molti gli studi ed applicazioni industriali fatte sulla bioplastica che utilizza parti del bambù gigante.

Una premessa: chiariamo due termini: bioplastica e biodegradabile

“Bio-based” è definito nella norma europea EN 16575 come “derivato da biomassa”. Pertanto, un prodotto a base biologica è un prodotto interamente o parzialmente derivato dalla biomassa. La biomassa è materiale di origine biologica, escluso quindi il materiale incorporato in formazioni geologiche e/o fossilizzato (EN 16575, 2014). Esempi sono la carta e il legno, ma anche le materie plastiche come il PLA i cui elementi costitutivi sono prodotti dagli zuccheri.

I materiali biodegradabili sono quei materiali che possono essere decomposti naturalmente dalla biodegradazione, che è un processo biologico in cui microrganismi come batteri, funghi e alghe scompongono i materiali organici in elementi più semplici e inoffensivi per l’ambiente. Questi materiali includono composti organici come plastica, carta, tessuti naturali, legno, cibo e rifiuti vegetali.

La biodegradabilità dei materiali dipende da molte variabili ambientali. Ad esempio, i microrganismi richiedono l’ossigeno per il processo di biodegradazione, quindi la presenza di aria può accelerare il processo. Inoltre, la temperatura e l’umidità influenzano la velocità di biodegradazione, con temperature più alte e una maggiore umidità si accellera il processo. La presenza di nutrienti nell’ambiente, come azoto e fosforo, può altresì influenzare la velocità di biodegradazione.

In generale, i materiali biodegradabili sono considerati più sostenibili rispetto ai materiali non biodegradabili perché, una volta smaltiti correttamente, possono essere completamente decomposti in modo naturale, riducendo così l’impatto ambientale.

Tuttavia, è importante notare che la biodegradazione richiede tempo e le condizioni ambientali giuste, quindi i materiali biodegradabili possono ancora causare inquinamento se non vengono smaltiti correttamente.

Forever Bambù è uno dei primi utilizzatori del bambù per produzione di bioplastiche: la strada è aperta !

Il bambù gigante e la bioplastica

Il bambù è una fonte di materie prime rinnovabili e sostenibili che possono essere utilizzate per produrre bioplastiche. Il materiale utilizzato per produrre bioplastiche dal bambù è chiamato “polpa di bambù”, che è una miscela di fibre di bambù e prodotti chimici che aiutano a produrre la bioplastica.

La polpa di bambù può essere utilizzata per produrre una vasta gamma di bioplastiche, tra cui PLA (acido polilattico) e PHA (poliidrossialcanoati). Questi materiali sono biodegradabili e compostabili, il che significa che si decompongono naturalmente nel tempo senza causare danni all’ambiente.

L’utilizzo del bambù come materia prima per la produzione di bioplastiche ha diversi vantaggi rispetto ad altre fonti di materie prime, come ad esempio le colture di mais o di canna da zucchero. Il bambù cresce rapidamente e richiede pochissima acqua e fertilizzanti, il che lo rende una scelta molto più sostenibile e rispettosa dell’ambiente.

Inoltre, il bambù è una fonte di materiale rinnovabile a ciclo rapido, che significa che può essere raccolto e utilizzato più volte (taglio ogni 4-5 anni) senza danneggiare l’ecosistema circostante. Ciò rende il bambù un’opzione altamente sostenibile per la produzione di bioplastiche e un’alternativa ecologica alle plastiche tradizionali a base di petrolio.

Viali alberati e crediti carbonio

I viali alberati che quotidianamente attraversiamo fissano la Co2 e quindi producono crediti di carbonio certificabili e commercializzabili.

Chi si occupa di afforestazione e più in generale di green-economy ha sentito parlare del bambù gigante e delle grandi potenzailità di fissazione di Co2 da parte del suo folto fogliame ma anche i tigli o gli ippocastanti od altre piante d’alto fusto hanno questa attitudine .

Una nuova fonte di reddito: i viali alberati

Quante centinaia o migliaia di tonnellate di biomassa abbiamo davanti quando percorriamo i viali alberati : con specifici algoritmi si può calcolare la quantità della biomassa legnosa, sopra e sotto il terreno, e da questa dedurre le tonnellate di carbonio fissate e se il caso, validare i relativi quantitativi da parte di Enti certificatori.

Questi a loro volta produrranno dei certificati che potranno essere venduti dai Comuni o Enti o Privati a società che si occupano del trading di questi certificati (VCS) vendendoli ad Aziende che necessitano di compensare, in base alle direttive della UE, le emissioni nocive di gas serra dei loro impianti e/o attrezzature.

Un esempio virtuoso da un Comune lontano

Ci troviamo a circa 11 ore d’aereo da Roma nella città di Sèmè-Podji, Benin meridionale.

L’Università d’Agraria ha effettuato uno studio sull’importanza delle piante nell’ambiente urbano dimostrando la loro potenzialità ed influenza sull’ambiente e sulle popolazioni.

Il loro lavoro mirava a valutare il contributo degli alberi dei viale nel sequestro del carbonio nel comune di Sèmè-Podji in Benin. L’approccio metodologico utilizzato è partito dall’inventariamento degli alberi lungo 26 chilometri di viabilità urbana.

I dati sulla Co2 e crediti carbonio

Il valore di biomassa stimato per tutti gli alberi stradali inventariati ( specie autoctone) è stato di 756,16 t/ha. A questo valore di biomassa corrisponde uno stock di carbonio sequestrato di 378,17 t/ha, che equivale a un valore di 102,09 tonnellate di CO2 per ettaro .

Se consideriamo le strade separatamente, il viale principale ha una maggiore quantità di biomassa (489,27 t/ha) rispetto alla strada 1 (111,32 t/ha) e alla strada 2 (155,57 t/ha)). È lo stesso per i loro valori di carbonio sequestrato e CO2 equivalente. Tuttavia, i valori di biomassa e carbonio della strada 2 sono superiori a quelli della strada 1, mentre quest’ultima è superiore in termini di distanza lineare, ricchezza di specie e numero di individui.

Ciò implica che i valori di carbonio dipendono maggiormente dal tipo di specie e dalla densità della chioma nel viale.

Blockchain e crediti di carbonio

Le aziende stanno affrontando una sfida epocale nel tracciare la complessa catena di approvvigionamento dei loro prodotti, che coinvolge tantissimi players, ma produce gas serra e quindi la necessità di acquistare crediti di carbonio possibilmente controllati da una blockchain.

Nel dettaglio

Questa distribuzione geografica e il coinvolgimento di molte istituzioni rendono altresì difficile garantire l’identificazione e la comunicazione trasparente delle emissioni di gas serra.

Per affrontare queste sfide, è necessario un sistema che migliori la trasparenza nei diversi passaggi della catena di approvvigionamento, supporti la gestione delle risorse di carbonio e fornisca informazioni affidabili sulle emissioni di carbonio a tutte le parti interessate.

Questa necessità ha portato allo sviluppo di un’architettura unica che combina efficacemente la tecnologia blockchain con la catena di approvvigionamento del carbonio in una rete aziendale.

Cosa ne pensa lo stimato Journal of Business Strategy

Nel gennaio di quest’anno, su questo argomento il Journal of Business Strategyha pubblicato un interessante studio da parte di un gruppo di ricercatori: Pretam Basu (Kent Business School, Canterbury UK) Palash Deb (Indian Institute of Management Calcutta, Kolkata, India) Akhilesh Singh (Analyst – Product Development, American Express India, Gurugram India) dal titolo : Blockchain and the carbon credit ecosystem: sustainable management of the supply chain

CREA l’altra eccellenza di Sanremo

Sanremo non è solo musica il CREA è un altro centro d’eccellenza nella Riviera dei Fiori.

Alla scoperta del CREA

Nei giorni scorsi ho visitato con la Dir. Barbara Ruffoni il Centro Ricerche CREA di Sanremo.

Non certo sotto i riflettori come il teatro Ariston, questi nuovissimi e vasti laboratori (mq.600) realizzati nel 2022 sono dotati di una miriade di attrezzature di ultima generazione, e costituiscono una delle massime espressioni della ricerca italiana in campo floricolo ed orticolo.

Qui lavora, lontano dai riflettori, un folto gruppo di appassionati ricercatori nei settori della biologia molecolare, tecniche di evoluzione assistita e miglioramento genetico. Nuove varietà di fiori edibili, particolari muschi per pannelli fonoassorbenti, colture meristematiche per estrazione di metaboliti, indagini molecolari per programmi di ibridazione e lotta ai fitopatogeni, sono solo alcuni dei temi affrontati.

Il bambù super-gigante

La visita è stata anche una occasione per parlare del mio brevetto finalizzato alla creazioni di un bambù supergigante con alcuni ricercatori senior profondi esperti di genetica e biologia molecolare: brevetto che è in attesa di uno sponsor che ne comprenda e sviluppi in luoghi come il CREA, le enormi potenzialità.

cella colture meristematiche
cella colture meristematiche

Il CREA ed il Festival di Sanremo 2023

I mazzi di ranuncoli giganti e dalle stupende tonalità che Amadeus regala ai concorrenti ed ospiti, sono frutto di ricerche genetiche recenti che hanno dato nuovo impulso alla floricoltura di Sanremo e dintorni.

Le ricerche ed risultati ottenuti dal CREA e che ho avuto modo di constatare di persona, sono sorprendenti ma quasi sempre rimangano nascosti al grande pubblico, incanalati nelle pubblicazioni scientifiche finchè qualche industria non li fa suoi portandoli sulle nostre tavole o “sotto i riflettori” per la gioia dei nostri occhi.

Inaugurazione dei nuovi laboratori

L’intelligenza artificiale IA in agricoltura

Non sempre palesemente, ma in modo irreversibile l’intelligenza artificiale ( IA ) sta permeando diversi settori in agricoltura.

Settori d’intervento

  1. Previsione delle condizioni climatiche e dei raccolti: l’IA può analizzare i dati climatici storici e utilizzare algoritmi di previsione per prevedere le condizioni meteorologiche future e il rendimento delle coltivazioni.
  2. Monitoraggio delle piante in tempo reale: con sensori e tecnologie di imaging, l’IA può monitorare lo sviluppo delle piante e identificare eventuali problemi come parassiti, malattie e carenze nutrizionali. Spesso si affianca all’ IA la tecnologia NFC (Near Field Communication = comunicazione in campo vicino n.d.a.) ovvero l’applicazione di etichette elettroniche sulle piante, leggibili avvicinando uno smatphone dotato di questa tecnologia, che contengono dati utili o rilevano specifiche variazioni dei paramentri assegnati.
  3. Rilievi satellitari : L’ IA elabora le immagini multispettrali del terreno e vegetazione, scattate dai satelliti, le tramuta in indici di vigoria NDVI e tanti altri indici, usati periodicamente da agro-tecnici ed agricoltori per la ottimizzazione delle pratiche agronomiche. Gli stessi dati possono essere usati da power-unit montate su seminatrici e trattori, per effettuare semine o concimazioni a rateo variabile ( n.d.a. fornendo in base a mappe di vigoria più o meno seme o fertilizzante o fitofarmaco, in base alle effettive necessità)
  4. Ottimizzazione dell’irrigazione: l’IA può analizzare i dati sull’acqua, la temperatura e l’umidità del suolo per ottimizzare la quantità e il timing dell’irrigazione, riducendo così i costi e migliorando la qualità dei raccolti.
  5. Miglioramento della selezione dei semi: l’IA può utilizzare dati genetici e di rendimento per selezionare i semi più adatti a specifici microclimi e condizioni ambientali, migliorando la resa delle coltivazioni.
  6. Prevenzione degli sprechi: l‘IA può analizzare i dati di produzione e di vendita per identificare opportunità di riduzione degli sprechi e di ottimizzazione delle risorse, migliorando la redditività e sostenibilità delle imprese
  7. Messaggistica (chatbot e voicebot) : l’IA è in grado di gestire lo scambio di messaggi fra , per esempio, i clienti e l’azienda agricola nei settori della promozione commerciale o del marketing. Apprende , cataloga, ottimizza, stima, le risposte del cliente imparando nuovi dialoghi , percependo lo stato d’animo dell’interlocutore. Queste chatbot sono multilingue, gestiscono centinaia di chiamate conteporaneamente, lavorano h24 per 7 giorni su 7 .

Vuoi più informazioni ? contattami

Nota: l’immagine in alto è stata generata e composta totalmente dall’IA di un programma per il disegno digitale con un input di sole poche parole.

Grano bambù crediti carbonio

Coltivazioni come il grano o il bambù producono biomasse contenenti carbonio che possono essere utilizzate per compensare le emissioni di CO2 degli aerei, ma anche quelle delle acciaierie o cartiere o altre Aziende che hanno lo stesso problema di reperire crediti carbonio certificati.

Nel dettaglio colture cerealicole, bambuseti, frutteti, vigneti, oliveti, possono essere coltivati con criteri tali da ridurre la produzione di CO2 o più in generale di gas serra ed al contempo “addizionare “biomassa : quale consulente per i Crediti di Carbonio di una azienda agricola , posso seguire l’intero iter che porta alla stesura di un complesso documento con cui richiedere la validazione e certificazione dei crediti di carbonio da parte di un Ente certificatore come RINA in Italia o uno internazionale come VERRA. Una volta ottenuti i certificati (VCS) questi possono essere immessi sul mercato ed acquistati da quelle Società che sono obbligate a compensare le emissioni nocive, producendo un reddito aggiuntivo all’agricoltore.

Criteri per ridurre la CO2

Si parla spesso dell’alto potenziale di fissazione della CO2 da parte dei bambuseti anche sette volte superiore ad una foresta di latifoglie, ma in misura diversa ogni pianta tramite la fotosintesi clorofilliana, produce sostanze organiche contenenti carbonio. Nel processo di validazione dei crediti di carbonio entrano nel calcolo anche le pratiche di agricoltura “sostenibile” che riducono le emissioni dell’azienda agricola, ovvero “l’impronta di carbonio“. Fra queste troviamo :

  • passaggio ad una semina senza lavorazioni o con lavorazioni ridotte del terreno
  • utilizzo di pale eoliche o pannelli fotovoltaici per produrre energia elettrica che viene utilizzata in azienda per l’impianto d’irrigazione o altri impianti inerenti alla coltivazione in oggetto
  • piantare alberi ai margini dei campi o in terreni marginali non utilizzati
  • inserire colture di rotazione che riducano l’utilizzo di fertilizzanti chimici o erbicidi
  • lasciare nell’interfilare , frantumato o cippato, il materiale vegetale frutto di sfoltimento periodico delle colture o di potature.

Il grano ed i crediti di carbonio

La produzione di crediti di carbonio per il grano non è così elevata come per il bambù ma se consideriamo che in italia si coltivano , secondo Coldiretti, 1,71 milioni di ettari, se fosse anche solo parzialmente certificato, il contributo che ne deriverebbe agli agricoltori come fonte ulteriore di reddito ed alle Aziende come strumento per compensare le emissioni di gas serra, sarebbe notevole.

Un interessante studio sul grano e sul fissaggio di carbonio, è stato pubblicato nel 2020 da Pant University of Agriculture and Technology, Pantnagar, India . In esso vengono prese in esame diverse varietà di grano ed anche una sua consociazione con i pioppi come può essere approfondito nella lettura dell’articolo linkato.

Per quanto concerne la quantità di CO2 stoccata, i valori sono intorno alle 37 ton/ha all’anno in campo aperto mentre in consociazione con i pioppi, 41 ton/ha come evidenziato nella sottostante diagramma. In questo caso l’algoritmo usato ha portato a questi valori, ciò non esclude che altri metodi di calcolo, purchè riconosciuti dall’Ente Certificatore, possano dare valori maggiori od inferiori.

tonnellate di Carbonio fissate per ettaro all'anno dal grano
tonnellate di Carbonio fissate per ettaro all’anno dal grano

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