Bambù e satelliti

Due mesi fà mi ha interpellato da un agricoltore laziale che aveva un grave problema con il suo bambù ma con l’aiuto dei dati provenienti dai satelliti, l’ho risolto.

Nella piantagione di 7 ettari iniziata 4 anni fà, le piante si presentavano di un verde pallido e con una crescita fortemente disomogenea.

bambuseto laziale con piante disomogenee per colpa di un'errata irrigazione e specie diverse
piante di bambù gigante clorotiche e disomogenee

Ho potuto constatare che non vi erano attacchi di fitopatogeni, le concimazioni erano regolari ma le analisi del terreno erano vecchie di oltre cinque anni.

Con l’ausilio della tecnologia satellitare, ho consigliato un abbonamento (canone base) che ci desse una valutazione “oggettiva” del bambù ed i satelliti co i loro dati elaborati, l’indice di stress idrico .

Successivamente ho proposto di intervenire nella turnazione dell’acqua con periodi di irrigazione più lunghi.

Le immagini dei satelliti elaborate da specifici algoritmi, a sole tre settimane parlano da sole: le zone rosse/rosate con maggiori sintomi di siccità, si erano ridotte a vantaggio di quelle azzurre ove i bambù incominciavano a rispondere positivamente ad una irrigazione più consona alle loro necessità.

Altre fasi agronomiche quali concimazioni e trattamenti antiparassitari possono essere monitorati e valutati ogni 4-5 giorni.

Difatto questa è la periodicità dei passaggi dei satelliti Sentinel 2 con cui si calcolano gli indici quali “indice di vigore ” ed “indice di clorofilla”.

 a distanza di tempo il satellite fotografa inequivocabilmente i cambiamenti vegetativi
a distanza di tempo il satellite fotografa inequivocabilmente i cambiamenti vegetativi

Inoltre queste periodiche rilevazioni permettono di costruire uno storico della piantagione.

Quei dati permettono di valutare come e quando effettuare o modificare operazioni agronomiche specifiche per determinati fini.

Riassumendo cosa si può fare con i satelliti ed il bambù ?

le potenzialità dell'indagine con i satelliti
utilizzi dei dati satellitari

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Cereali e satelliti

L’utilizzo delle immagini dei satelliti ben si adatta al controllo e supporto gestionale delle colture di cereali.

Prendendo come esempio il mais, le immagini soprariportate evidenziano tramite indici di “vigore” ed indici di “stress idrico” lo sviluppo della pianta e l’influenza che possono avere le irrigazioni, le concimazioni e la presenza di attacchi di fitopatogeni.

Non solo, i dati dei satelliti integrati vanno poi ad integrarsi con quelli di una centralina meteo, i rilievi della fasi fenologiche del mais o altri cereali .

Poi tramite algoritmi dedicati, possono prevedere l’insorgere di malattie e la percentuale delle diverse fasi di sviluppo degli insetti e gli altri indici di benessere.

dai dati dei satelliti si ricavano modelli previsionali su attacchi di fito patogeni ed insetti ai cereali
grafico previsionale dello sviluppo della Nottua gialla

Clicca sotto e parliamone

Più olio coi satelliti

Il controllo coi satelliti è uno strumento innovativo per tenere costantemente sotto controllo, con costi modesti, i tuoi ulivi , avere più olio ed avere risposte certe alle seguenti problematiche:

  • turnazioni di irrigazioni
  • programmazione dei trattamenti (es. mosca olivo)
  • tempistica del momento della raccolta
  • ottimizzazione interventi e rilievi in campo

I satelliti Sentinel2 forniscono foto fatte a diverse lunghezze d’onda integrate coi rilievi delle fasi fenologiche ed eventi registrati sul campo.

I dati dei satelliti elaborati tramite specifici algoritmi presenti sulla piattaforma Agricolus e consultabili a computer e con smartphone dà gli indici di benessere delle piante contribuendo a produrre più olio.

Diseguito alcune immagini satellitari e diagrammi disponibili all’agricoltore.

Conoscere lo stato di benessere delle piante coi satelliti aiuta a produrre più olio
Immagine satellitare dell’uliveto prima e dopo l’elaborazione fatta dagli algoritmi di Agricolus: le zone di colore rosato e rosse indicano gli ulivi che necessitano di interventi
I satelliti sono le nuove armi per combattere la mosca dell'olivo e produrre più olio
andamento di una infestazione di mosca dell’olivo nei diversi mesi

Il dott. Massimo Somaschini con ‘assistenza telefonica fornita da un team di agronomi sono a disposizione dei clienti l’interpretazione delle immagini e per guidarli ad intrapprendere le azioni agronomiche più opportune.

Più olio coi satelliti si può tante le nuove metodiche con i satelliti
Fra gli utilizzatori abbiamo l’Organizzazione Produttori Olivicoli Regione Umbria sulla base dei dati provenienti dagli oliveti e dai satelliti

Decisioni mirate e tempestive si traducono nel tempo, in una produzione di olive in maggiore quantità e di qualità superiore.

Riassumendo l’abbonamento al servizio dati satellitari parte da 100 € all’anno a secondo degli indici agronomici richiesti e del numero di ettari dell’ oliveto fotografato. Per qualsiasi chiarimento chiamami Dott. Massimo Somaschini

grafici di differenti indici per aiutare gli agricoltori a produrre più olio con i satelliti
storico di differenti indici di vegetazione con cui monitorare lo stato di “benessere” degli ulivi

Maturazione dell’uva e satelliti

I satelliti aiutano gli agricoltori a determinare l’indice di maturazione dell’uva .

In questi ultimi anni di cambiamenti climatici, i viticoltori hanno visto spostarsi notevolmente le date di raccolta creando notevoli margini d’incertezza.

Come diceva una famosa ricercatrice Linda Bisson nel lontano 2001 :

“ad un certo punto, la sintesi delle caratteristiche enologiche desiderabili cessa. Questo è il miglior momento in cui raccogliere i frutti, prima del deterioramento delle caratteristiche dell’uva; è importante definire la maturità ottimale dell’uva e sviluppare chiari tratti chimici o biochimici che possono essere utilizzati per determinare il picco di maturazione”.

 i parametri classici per analizzare il grado di maturazione dell’uva sono:

  1. Il grado zuccherino
  2. L’acidità, valutata come pH e/o come acidità totale

Le immagini dei satelliti, l’indice di vigoria NDVI, ed altri dati , elaborati dagli algoritmi della piattaforma AGRICOLUS e la mia assistenza, permettono di avere ulteriori elementi di valutazione per determinare il “momento giusto “.

Due importantissimi nuovi strumenti si aggiungono ad uso del moderno viticoltore:

L’indice di Winkler: ovvero il rilievo automatico della media delle temperature giornaliere al di sopra di 10° C in un certo periodo, più gli altri indici sotto-evidenziati, il tutto elaborato da uno specifico software

indice di winkler formulato con i satelliti aiuta a determinare la maturazione dell'uva

Indice di Huglin (più preciso) : rilievo ed elaborazione delle temperature come sopra descritto, più la temperatura massima giornaliera, la latitudine, più un valore di correzione in base al vitigno ed alla varietà.

L’appiattimento della curva degli indici dopo una progressiva ascesa, indica il periodo ottimale di raccolta !

Tutte le elaborazioni con i satelliti tengono conto, durante tutta l’annata agraria, del rilievo giornaliero delle fasi fenologiche secondo lo schema BBCH

A queste si aggiungono le registrazioni delle irrigazioni, delle provabilità d’insorgenza di fitopatie, delle operazioni colturali e concimazioni registrate sulla piattaforma Agricolus, per finire con i satelliti all’indice di maturazione dell’uva.

Concludendo il Dott. Massimo Somaschini può con l’ausilio di un abbonamento satellitare e dei dati che se ne ricavano aiutarvi ad interpretarli e rendere più facili e tempestive le pratiche agronomiche in particolare per la vite.

Calcio vigneti satelliti: originale trinomio !

Abbiamo decine di satelliti che ogni giorno passano sulle nostre teste: addio privacy ed allora almeno approfittiamo di questo originale trinomio non solo per il calcio ma anche per i vigneti!

Così come il campo della squadra di calcio del cuore, con le immagini satellitari siamo in grado di controllare lo stato di benessere anche delle colture agricole a costi irrisori.

Avete letto bene a partire da meno di 10 € al mese possiamo costruirci uno storico agronomico delle nostre colture che siano vigneti, frutteti, cerealicole, orticole , bambuseti, ecc.

Partendo dal livello base lindice di benessere/vigoria NDVI possiamo capire come stanno le nostre piante, e con altri indici, le loro necessità irrigue o di concimazione, i pericoli metereologici o fitopatologici, in atto od imminenti.

Presentazione piattaforma Agricolus: https://bit.ly/3gWMVF9

Di fatto otteniamo:

  • l’innovazione del processo produttivo e del metodo di lavoro fino all’indice di maturazione delle uve di Winkler e Huglin https://bit.ly/3vQiTbx
  • l’ottenimento di risultati concreti in termini di miglioramento qualitativo e quantitativo delle produzioni;

Per gli oliveti uno speciale programma studia e prevede i fabbisogni idrici, le fasi fenologiche e la lotta alla mosca dell’olivo (Bactrocera oleae). Con la mia assistenza e la tecnologia adatta posso assisterti nelle fasi cruciali della coltura vedi https://bit.ly/3dbLjGG

Le aziende agricole biologiche o che aspirano ad esserlo possono trovare un grande aiuto dal controllo degli indici di vigore, stress idrico e di clorofilla riportati periodicamente nei report che si basano sull’elaborazione delle immagini dei satelliti. La piattaforma di cui faccio uso quotidiano per le aziende che seguo, è utilizzata già in 66 paesi, in 7 lingue, prevede sulla base di dati meteo, statistici e satellitari, l’insorgere di malattie e carenze di concimazioni, minimizzando l’uso di fito-farmaci e fertilizzanti, interfacciandosi, se è il caso, con trattori e macchinari a rateo variabile.

con i satelliti riusciamo a capire lo stress idrico delle colture ed intervenire. Infondo calcio vigneti satelliti è un originale trinomio
a distanza di 22 gg e con un cambio di irrigazione
le zone siccitose (rosse/rosa) stanno diminuendo rispetto a quelle meglio irrigate (azzurre/blu)

Posso gestire diverse aziende in remoto controllandole con i satelliti, l’ agro-imprenditore rimane in contatto giornaliero con me e con il team di agronomi di Agricolus per risolvere le problematiche agronomiche della sua azienda.

Riassumendo perchè fare un abbonamento satellitare e scegliere il supporto gestionale di…

Un abbonamento alle immagini satellitari di aiuta a gestire tempestivamente e con precisione le tue operazioni agronomiche

Bio-plastica e bambù gigante

Home » Coldiretti » Pagina 3

Finalmente una buona notizia da Bruxelles: la direttiva UE 2019/904 parla chiaro: dal 2022 le plastiche mono-uso sono fuorilegge aprendo il mercato della Bio-plastica ed al bambù gigante.

Appare chiaro che poter sostituire innumerevoli prodotti in plastica con altri in bio-plastica comporterebbe innegabili benefici in termini economici, di indipendenza da fonti estere di approvigionamento energetico (petrolio inprimis) ed ovviamente ecologici.

Uno studio effettuato da Martin K. Patel, Li Shen and Juliane Haufe ha ipotizzato che più del 90% del corrente consumo globale di polimeri ( in buona parte ottenuti dal petrolio) tecnicamente può essere sostituito con materie prime rinnovabili o bio-plastiche.

Bio-plastica e bambù gigante

Da alcuni mesi collaboro con Prosperity Bamboo , una società che, condividendo appieno questa direttiva, ha come scopo principale la creazione per imprenditori ed aziende, di coltivazioni di bambù gigante e prodotti da esso derivati, in primis, le bio-plastiche.

Sempre dal sito di TUTTOGREEN vi riporto un’interessante definizione:

Come riconoscere un sacchetto di bioplastica?

Ma come si fa a riconoscere un sacchetto di bioplastica e sapere che sia conferme alla normativa? Ed interamente biodegradabile e compostabile? In realtà è semplice!

Controllate sul sacchetto se è riportata la dicitura “biodegradabile e computabile”. Se viene citato lo standard europeo (UNI EN 13432:2002).

E infine se compare il marchio di un ente certificatore, che tutela il consumatore come soggetto terzo (Cic, Vincotte e Din Certco sono alcuni dei più noti).

In assenza di questi segni di riconoscimento, state certi che non è bioplastica.

Libro Guadagnare con il Bambù

E’ uscita la terza ristampa del mio libro “Guadagnare con il bambù gigante “.

Un libro pensato come manuale e guida pratica per chi, esperto coltivatore o novello agricoltore, voglia iniziare una semplice e redditizia coltivazione :
il Bambù Gigante.

Una pianta affascinante molto amata e qualche volta odiata dai giardinieri, ma pur sempre fonte di guadagno per le mille applicazioni industriali.

In due parole, il Bambù Gigante, dalle poche pretese, coltivato secondo semplici regole e qualche piccolo segreto qui contenuto, può rivelarsi la Vostra ” miniera verde “.

Ma attenzione: il Phyllostachys edulis il re dei bambù giganti, se riprodotto da seme tende a creare sottospecie meno produttive e difformi, per cui cercate piante provenienti da vivai che applicano il sistema di moltiplicazione per spartizione.


Una pianta affascinante e fonte di guadagno per le mille applicazioni industriali.
In due parole il Bambù Gigante dalle modeste pretese, se coltivato secondo poche semplici regole qui raccolte, può rivelarsi la Vostra “ miniera verde”.

 Bambù Gigante al Labirinto del Masone un esempio di qullo che si può ottenere applicando i concetti del libro Guadagnare con il bambù
Bambù Labirinto del Masone

La terza ristampa è arricchita da un “appendice” che raccoglie alcune annotazioni sugli sviluppi enormi che questa coltivazione ha avuto negli ultimi tre anni , ovvero dalla prima stesura del mio libro nell’estate del 2016.

Altre nuove promettenti coltivazioni quali la moringa, papaia, finger -lemon , canapa o la stevia si sono affacciate con grandi speranze nel panorama agricolo italiano, ma nessuna come il bambù gigante è stato in grado di diffondersi su oltre 2000 ettari in così breve tempo.

Altre informazioni le puoi trovare sulla home page.


Condiriso con stevia…o Yes !

“Il Salvagente ” la rivista on line leader nei test di laboratorio contro le truffe ai consumatori, pubblica la notizia del condiriso alla stevia.

La famosa casa di sottaceti BERNI http://www.berni.it/it/linea-condi ha da poco lanciato sul mercato una preparazione per l’insalata di riso con sottaceti ed edulcoranti a base di glucosidi steviolici.

Di fatto tutte le preparazioni di questo genere prodotte anche da altri marchi noti quali : Polli, Peperlizia, Saclà, prevedono un mix di verdure , sale, olio, acido ascorbico (conservante) e zucchero.

La novità sta nella sostituzione dello zucchero con il meno nocivo ed a ZERO CALORIE, estratto di stevia, una conferma che seppure lentamente, anche l’industria alimentare sta prendendo coscienza dell’ importanza salutistica di questo edulcorante sostitutivo dello zucchero.

Peccato che le foglie secche di stevia da cui si estrae l’ edulcorante, siano, in prevalenza, di provenienza cinese e le Associazioni di agricoltori italiani quali #Coldiretti non abbiano ancora preso coscienza di questa coltura estensiva facile e da alto reddito.

Illuminazione a LED ad investimento zero si può ?

Le E. S. Co. ovvero le società al Servizio dell’ Energia attive nei settori quali fotovoltaico, bio-masse, eolico stanno muovendosi anche in progetti di ottimizzazione dei consumi elettrici tramite la conversione a LED degli impianti di illuminazione.

Una di queste la Time Led srl ha attirato la mia attenzione per il suo approccio innovativo che può essere di grande aiuto in campo commerciale, industriale ed agricolo.

L’ illuminazione di uffici, fabbriche, magazzini di lavorazione e stoccaggio, vivai e coltivazioni di ortaggi e primizie a foto-periodismo modificato, richiedono grandi consumi energetici, che spesso scoraggiano l’installazione di impianti illuminanti od il loro ammodernamento.

La Time Led che opera in collaborazione con la Ideallux unica fabbrica di LED “made in Italy” (di altissima qualità rispetto a materiale cinese) propone un noleggio operativo per 4-5 degli impianti illuminanti compresa messa in opera al termine del quale l’illuminazione resta al Cliente.

Dopo un’analisi gratuita e personalizzata del parco illuminante aziendale, viene elaborata una proposta con impianti a LED che da subito, comportano risparmi energetici effettivi e comprovabili dell’ ordine del 60%-70%.

In sintesi, senza esborso alcuno, ma con il risparmio dato dall’attuale costo dell’energia elettrica,  è possibile autofinanziare totalmente il nuovo impianto di illuminazione a LED ed avere un’ulteriore sgravio significativo in bolletta già nell’immediato.

la formula NOLEGGIO OPERATIVO permette di :

  • dedurre al 100% l’intero canone di noleggio
  • non versare nessun anticipo
  • non impegnare le linee di credito ( a differenza di un Leasing o Finanziamento)
  • non immobilizzare le risorse finanziarie
per approfondimenti Dott. Massimo Somaschini cell. 3701323488 da lunedi a venerdì

referenze

Agricoltura 4.0 ed intelligenza artificiale

I dati da soli NON valgono nulla senza un’ attenta analisi: ecco che all’Agricoltura 4.0 corre in aiuto l’ intelligenza artificiale !

Ho letto con molto interesse su Corsera del 28.06.19 l’ articolo del Prof. W. Raghupathi professore della Fordham University N.Y. e direttore del programma per gli Stati Membri di Business Analytics and Information Technology, uno dei più eminenti esperti mondiali di intelligenza artificiale e machine learning.

Traslando le sue conoscenze ed affermazioni nonchè sulla base delle mie esperienze in campo agricolo, posso affermare che esiste oggi un’enorme mole di dati raccolti da macchine agricole, droni, satelliti, sensori, stazioni meteorologiche, ricerche universitarie , tesi, ecc. che spesso rimangono degli ammassi grezzi d’informazioni di scarsa utilità.

Come afferma il Prof. W. Raghupathi in campo medico l’ elaborazione dei dati clinici ad opera di sistemi d’intelligenza artificiale uniti al machine learning possono permettere di migliorare l’ image recogniction e lavorando sulla text analytics fornire un valido supporto decisionale al clinico.

Adattando questo modello in campo agricolo, come agronomo e fito-patologo vedo enormi potenzialità, per esempio, nella prevenzione e trattamento a dosi mirate di fito-patologie di diverse origini in vaste aree rurali con grandi benefici in termini di tempi e costi.

Associazioni come Coldiretti dovrebbero incentivare gli iscritti a mettere in Rete i dati su infestazioni e trattamenti anti-parassitari effettuati ( nel rispetto della privacy) : uno o più algoritmi dovrebbero effettuare il data analytics permettendo, come dice il Prof. W. Raghupathi , di “leggere il futuro” ovvero di rilevare l’insorgere di determinate condizioni critiche per le colture.

Purtroppo come è recentemente successo per la stevia “made in Italy” un enorme quantità di dati ed i lusinghieri risultati raccolti nei numerosi campi pilota in Italia, sono rimasti “lettera morta” così come il progetto di effettuare colture estensive di questo dolcificante naturale a zero calorie, come già avviene per centinaia di ettari in Spagna e Grecia.

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