Nel 2017 parlai per la prima volta ad alcuni agricoltori siciliani di questa straordinaria pianta la Moringa oleifera (pianta conosciuta durante un mio viaggio in Australia) e delle sue enormi potenzialità come prodotto fresco ed essicato per infusi. Mi fu risposto che se non c’erano contributi a fondo perduto da parte del PSR regionale difficilmente si sarebbe potuto avviare una coltura innovativa. Meglio continuare a piantare aranci, mandorli e da ultimo melograni purchè con i soldi dello Stato. Presi allora il treno da Aragona a Palermo ed andai ad incontrare una dirigente dell’ Assessorato dell’ Agricoltura Siciliano per uscire dallo stallo. Mi fu risposto che per inserire una nuova pianta nei progetti contemplati dal nuovo PSR ( fra un anno n.d.r.) ci sarebbero voluti circa altri quattro anni di studi e verifiche, al che non se ne fece nulla.

Gli amici della Brexit non hanno perso tempo ed in questi giorni, pandemia permettendo, hanno lanciato, nella grande distribuzione, un nuovo infuso a base di moringa.
Le potenzialità di questo prodotto sono notevoli , osservate questa comparazione fatta dal dal Centro Tecnico per la Ricerca agricola e rurale francese autrice Armelle de Saint Sauveur dell’ Universtà di Bordeaux:

sia come prodotto secco per infusi che come prodotto fresco per insalate vedi
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